Era un concorrente, adesso è un alleato. La Cina cliente d’oro del tessile
Unindustria fa il punto sui rapporti commerciali tra Lario e Paese asiatico«La Cina non è più solo un concorrente spesso scorretto né solo un produttore di beni che poi immette sui nostri mercati, ma è sempre più un cliente che sa apprezzarci come realtà produttiva. La Cina per Como è il sesto mercato, con 80 milioni di euro di esportazioni lo scorso anno».Claudio Taiana, presidente del gruppo filiera tessile di Unindustria Como, ha presentato la Cina come «opportunità» introducendo i lavori di un incontro dedicato alle possibilità di crescita nel Paese
asiatico delle aziende comasche del settore del tessile e abbigliamento.L’approfondimento è stato promosso da Intesa Sanpaolo, Sistema Moda Italia e Unindustria Como.«Il mercato comasco vive grazie all’export – ha detto Taiana – Negli ultimi cinque anni, proprio la Cina ha registrato la crescita maggiore, con un incremento a due cifre. Se all’inizio il Paese è stato una realtà che ha sconvolto il sistema produttivo e invaso i mercati europei, in assenza di regole, oggi c’è una nuova dimensione che è quella della Cina come acquirente».Sulle grandi opportunità offerte dall’export (nella foto, una ditta tessile lariana) si è soffermato anche Claudio Marenzi, presidente di Sistema Moda Italia. «L’internazionalizzazione è la ragione d’essere di Sistema Moda Italia – ha detto il dirigente del gruppo tessile – A livello nazionale, nel 2014 anche il tessile e non solo l’abbigliamento ha di nuovo il segno più. Questo solo grazie alle esportazioni, negli Stati Uniti e in Cina in particolare. Le opportunità sono grandissime».Agli imprenditori che hanno partecipato al convegno sono stati presentati anche alcuni strumenti e supporti dedicati alle imprese che vogliono puntare sui mercati esteri.«L’export in Cina a Como ha registrato un aumento del 9% – ha detto al convegno comasco Emanuele Zerega, che è il direttore di area Lombardia Ovest Intesa Sanpaolo – Siamo a disposizione per affiancare soprattutto le aziende medio-piccole. Non è un Paese facile e deve essere approcciato seriamente, con la conoscenza e le competenze giuste».L’analisi presentata dalla direzione Studi e ricerche di Intesa San Paolo evidenzia, in particolare, che «in un quadro di incertezza e di lenta evoluzione dell’economia internazionale, le imprese del Tessile Moda devono contare soprattutto sulla propria capacità competitiva, sostenuta da una filiera integrata che ha consentito al Paese di mantenere l’eccellenza in questo settore».