Quattro condanne con pene da un minimo di 2 anni e pena sospesa (in un caso) fino a 3 anni e 5 mesi, passando per 2 anni e 4 mesi e 3 anni e un mese. Un totale, dunque, di poco meno di 11 anni. È questa la decisione del giudice dell’udienza preliminare di Como, Francesco Angiolini, in merito alla vicenda che aveva riguardato una presunta frode fiscale sulla vendita delle auto con un ipotizzato giro d’affari da 15 milioni di euro.
Le società coinvolte erano state tre, la prima con sede legale a Milano e sede operativa a Porlezza, la seconda con sede legale a Grandola ed Uniti e sede operativa a Carlazzo e la terza con sede legale a Monza e attività a Guanzate. Centinaia, secondo l’accusa, le macchine vendute dagli arrestati.
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