La produzione pittorica di Matteo Galvano, maestro comasco, ha avuto una evoluzione. «In particolare – spiega l’artista – ho scelto di inserire l’elemento umano al corredo delle mie visioni dell’architettura di ieri e di oggi, in un contesto che permette all’uno di richiamare l’altro. Da qui inizia anche la mia passione per il colore, nata durante il periodo di pandemia e che difficilmente avrei detto che in un futuro avrei potuto inserire. Sin dalle prime pubblicazione questa serie di nuove opere ha avuto successo finanche raggiungendo l’Austria, grazie a Regina Augendopler, direttrice del Museo del Pane (unico al mondo) chiamato Museum Paneum Wunderkammer des brotes che si trova ad Asten, nel nord dell’Austria». Il lavoro dell’artista ora è in esposizione permanente al Paneum (www.paneum.at).
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