Gandler risponde a distanza ai cinesi: «Il Como non è in vendita»

«Il Como non è in vendita». Lo ha ribadito ieri con forza, davanti alle telecamere di Etv, l’amministratore della società Michael Gandler il giorno dopo l’incontro a Como tra il sindaco di Como Mario Landriscina e i rappresentati della cordata cinese Greenland. Il gruppo orientale, già proprietario della squadra di superlega cinese “Shanghai Greenland Shenhua F.C” (dove gioca l’attaccante della Nazionale italiana Stephan El Shaarawy, ex Milan e Roma) è apparso intenzionato a investire nel capoluogo per progetti fondamentali, a partire proprio dalla riqualificazione dello stadio Sinigaglia.«La vendita del Como non esiste – ha detto con decisione Gandler – questa è una domanda che mi hanno già fatto, ma che posso definire ridicola. Abbiamo appena comprato la squadra, abbiamo già fatto investimenti. Come oggi con Como Tv» ha aggiunto riferendosi al progetto della piattaforma web dedicata alla squadra azzurra presentata proprio ieri al Sinigaglia. «La nostra intenzione – ha rimarcato l’amministratore della società azzurra – non è certo di vendere, ma di fare crescere il Como».Sul tavolo rimangono però tutte le proposte di riqualificazione dello stadio, quella di Greenland e le altre. Nei giorni scorsi si era anche parlato di un progetto un po’ più avanti rispetto agli altri. Di un possibile accordo tra i vertici del Como e la cordata, tutta italiana, guidata dall’immobiliarista comasco Francesco Ugoni. Una strada per presentare un unico progetto al Comune.L’amministratore della società però frena anche su questo fronte, non confermando al momento alcuna intesa.«Il progetto non è pronto ancora – ha detto Gandler – non abbiamo scelto nessun partner, ma lavoriamo tutti i giorni. Questa è una cosa fondamentale per noi. Arrivare a un progetto per uno stadio nuovo è basilare. Per adesso però non c’è alcun accordo o meeting con il gruppo cinese e con nessun altro» ha concluso.