Grandate vuole gemellarsi con Gaza | Una proposta per accendere il dibattito politico

Grandate

Comune di Grandate - Wikipedia - CorrierediComo.it

In un’Italia che resta politicamente timida nei confronti dei gazawi, Grandate prende l’iniziativa per dimostrare solidarietà.

La tranquilla Grandate ha deciso di compiere un passo politico importante in un momento in cui le tensioni sociali sono all’estremo.

Infatti, potrebbe presto nascere un gemellaggio destinato a far parlare tutta Italia. Il consigliere comunale Dario Lucca, capogruppo di “Lucca Sindaco”, ha presentato il 7 agosto 2025 una mozione ufficiale che chiede al sindaco e alla giunta di avviare contatti formali con il primo cittadino di Gaza City, Yahya Sarraj, per sottoscrivere un gemellaggio internazionale.

La proposta è prevista dallo statuto comunale, che all’articolo 2 prevede la possibilità di stabilire rapporti con comunità locali, nazionali e internazionali.

Lucca ha citato anche la legge 131 del 2003, che regola intese e gemellaggi tra enti locali. Non si tratta, quindi, di un’idea estemporanea: la mozione è costruita su basi legali precise.

Il cuore grande di Grandate

Questa proposta ha il suo epicentro in qualcosa di profondamente politico e umano. Il testo della proposta afferma che “il gemellaggio con Gaza vuole essere un segnale duraturo di solidarietà verso una popolazione sottoposta da decenni a oppressione, esodi forzati e negazione dell’identità”.

Grandate gemellata con Gaza
Free Palestine – Pixabay – CorrierediComo.it

Un gesto simbolico per la cooperazione

Per Lucca questo gemellaggio è importante per coloro che vogliono sostenere i valori dell’autodeterminazione, della dignità e della liberazione dei popoli. Il consigliere definisce l’atto “una scelta di campo” da parte del Comune, che si posizionerebbe esplicitamente a fianco del popolo palestinese. La proposta fa discutere. Questo sia per la sua portata simbolica, ma anche per le implicazioni che potrebbe avere sul piano politico e diplomatico.

In un contesto internazionale estremamente fragile, una decisione di questa portata potrebbe avere più chiavi di lettura. Per alcuni rappresenterebbe un atto di coraggio e umanità; per altri, un’ingerenza in questioni geopolitiche troppo complesse per un’amministrazione locale.  Tuttavia negli ultimi mesi sono molti i comuni che hanno fatto sentire la lor voce a favore dei gazawi. Favara, Ancona e Castellammare di Stabia hanno promosso iniziative simili, con l’obiettivo di costruire legami solidali con Gaza. Se Grandate sceglierà di procedere creerà un precedente significativo nella politica locale. Il consiglio comunale sarà chiamato a discutere presto la mozione e se l’esito sarà positivo anche nel comasco ci sarà un grido di libertà per Gaza.