Ristoratori ed esercenti della Svizzera si ribellano alle chiusure decise dal governo centrale dopo l’aumento dei casi di contagio. Sui social la ribellione è esplosa all’insegna dell’hashtag #wirmachenauf (#apriamo). L’intenzione, come riportano anche i media del Canton Ticino, è di aprire i ristoranti e i negozi già lunedì prossimo, in barba ai divieti e in violazione dell’attuale regolamento anti-Covid. Sul sito wirmachenauf.ch e tramite il servizio di messaggeria istantanea Telegram numerosi esercenti si stanno scambiando informazioni. Una ribellione non solo virtuale, visto che circolano anche volantini stampati con gli elenchi delle attività che apriranno e in quali città. Circa un centinaio le località elencate e circa 6mila i partecipanti, secondo quanto riporta il sito “Ticino online”. Secondo gli organizzatori, anche altre città europee starebbero aderendo al movimento. Pesanti le sanzioni: chi viola le norme rischia fino a 10mila franchi di multa. Non è tardata la risposta dell’associazione GastroSuisse che, attraverso un comunicato, fa sapere “di non avere nulla a che fare con questa azione di disobbedienza civile”.
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