Sono per ora una trentina gli artisti rappresentati, con folta presenza comasca. Ma il progetto nato nel segno della condivisione è destinato ad allargarsi. Dalla pandemia nascono anche opportunità e non solo quarantene: la necessità aguzza l’ingegno e se musei e gallerie sono per lo più chiusi gli artisti si devono organizzare, fare rete e fare quadrato.Nasce “Open Artelier”, sito Internet (l’indirizzo è www.openartelier.it) che rappresenta una comunità di creativi, una rete, sia fisica che virtuale, leggiamo nella presentazione, «dove sviluppare e far conoscere le proprie storie e le proprie opere, in un contesto in cui l’arte è la vera protagonista». L’idea è del pittore e grafico comasco Fabrizio Bellanca e del suo partner nonché cugino Antonello Bellanca. “Open Artelier” si intitolava anche, nell’anno di Expo ossia nel 2015 – sembra passato un secolo – una iniziativa lanciata da Bellanca per aprire gli atelier degli artisti alle visite di curiosi e collezionisti. Ora si pensa e si gioca in grande: il nuovo portale «vuole essere in grado di stimolare lo scambio culturale, mettendo al centro di tutto gli artisti, diversi per stile e formazione, ma accomunati dalla voglia e dalla passione di trasmettere a collezionisti e amanti dell’arte la loro visione del mondo leggiamo ancora nella presentazione del progetto.
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