Il Como a Lumezzane: obiettivo continuità

Il Como a Lumezzane:  obiettivo continuità

Alle 14.30 la partita in trasferta a Lumezzane«Cosa chiedo ai miei giocatori? Continuità». Quattro risultati utili consecutivi, una confortante vittoria domenica scorsa in casa contro il Venezia, una classifica che sorride, con un bel quinto posto. E la richiesta di mister Giovanni Colella non può che essere quella di proseguire sulla stessa linea.È un Como carico quello che alle 14.30 è impegnato in trasferta sul terreno del Lumezzane. «Una squadra tosta – ha detto Colella – Non credo a chi dipinge i nostri avversari come allo

sbando», aggiunge il mister, che venerdì sera è stato tra l’altro ospite di Etv nella trasmissione “Etg+ Sport”.«Sono soddisfatto per come la mia squadra ha interpretato la partita contro il Venezia – aggiunge l’allenatore degli azzurri – È stata un prova di maturità, per l’atteggiamento e per come è stata gestita la partita».L’obiettivo, dunque, è andare avanti così. «Alla mia squadra non posso che chiedere una conferma. Ma sono tranquillo, perché so che il mio è un gruppo di persone serie, di gente che non si siede sugli allori. Ho le indicazioni di crescita che mi attendevo e sono fiducioso».Colella non potrà schierare in questa gara il difensore Giosa, rimasto sul Lario per un affaticamento muscolare.Anche l’attaccante Giuseppe Le Noci è sulla stessa linea del mister. «Oggi incontriamo l’ennesimo avversario tosto – sostiene il bomber – Ma la mancanza di retrocessioni ha reso questo campionato particolare, con squadre che una domenica dominano le loro partite e quella dopo magari subiscono quattro gol. E noi, in questo contesto, dobbiamo soprattutto pensare a trovare continuità ed evitare alti e bassi».Per quanto riguarda gli avversari, oggi ci sarà una novità importante in panchina. Davide Mandelli, infatti – un po’ come ha fatto Gianluca Zambrotta al Chiasso – ha lasciato il calcio giocato e guiderà la squadra dalla panchina. Una scelta fatta in attesa che torni il mister titolare, Michele Marcolini, che è stato sottoposto a un difficile intervento chirurgico. «In futuro mi piacerebbe fare l’allenatore – sono le parole di Mandelli – e così quando la società mi ha chiesto se me la sentivo di sostituire momentaneamente Marcolini ho accettato».«Sarò il braccio di Michele – conclude – con il quale mi sento e mi vedo tutti i giorni per preparare gli allenamenti. Il fatto di aver lasciato il calcio giocato in fretta e furia e senza poterci pensare? Da un lato è stato meglio così: almeno non ho avuto modo di avere dubbi»

Massimo Moscardi