Il maltempo colpisce ancora il Lago di Como: chiuse strade, smottamenti e auto trascinate via

Como allagamenti

Allerta meteo in Lombardia - Freepik - CorrierediComo.it

Maltempo record obbliga chiusure stradali e interventi urgenti, ma il territorio resta fragile di fronte ai fenomeni estremi.

Il maltempo estremo ha colpito ancora  una volta la zona del comasco.

Purtroppo, nella notte tra il 9 e il 10 settembre, forti piogge hanno causato frane, allagamenti e smottamenti, che hanno costretto all’evacuazione preventiva di 26 residenti.

Sono 19  le persone salvate a Blevio e 7  quelle a Torno. In questi Comuni, purtroppo, si sono registrati i danni più gravi.

Le copiose piogge hanno infatti causato frane e smottamenti.

Vigili del Fuoco impegnati tutta la notte: strade chiuse e frane

I Vigili del Fuoco hanno svolto più di 50 interventi, mentre la SP Lariana e parte del lungolago di Como sono rimaste chiuse per motivi di sicurezza. Questi sono punti particolarmente critici, dato che l’acqua causa cedimenti del terreno. A Como città, una frana in via Santa Marta ha trascinato via una vettura, senza causare feriti. Una notte di tregenda che conferma ancora una volta la fragilità di queste zone.

La popolazione era stata avvisata da un’allerta meteo arancione, emessa per rischio idrogeologico dalla Regione Lombardia tramite il Centro Monitoraggio Rischi Naturali. Tuttavia gli avvisi non sono in grado di evitare i danni quando arrivano le perturbazioni.

Allarme meteo
Allarme meteo Como – Freepik – CorrierediComo.it

Le allerte meteo non bastano per salvare le persone e i territori

I gravi problemi che si sono riscontrati a Como sono solo un’episodio dei tanti che si verificano costantemente in tutta Italia. Ormai è uno scenario che si ripete con regolarità quando si attivano le allerte meteo. Questo perché con il cambiamento climatico sempre più inclemente i problemi strutturali del Paese sono evidenti. Ci sono aree urbanizzate su pendii instabili, reti fognarie scadenti, carenza di manutenzione del territorio e piani di emergenza poco operativi.

Allo stato attuale dei fatti gli alert sono sicuramente una risorsa preziosa per informare tempestivamente la popolazione, ma non possono sostituire misure concrete. Ad ogni pioggia intensa, strade si trasformano in fiumi, frane improvvise si verificano e le infrastrutture cedono, mostrando quanto la prevenzione manchi di efficacia. Il caso di Blevio e Torno è emblematico: non un episodio isolato, ma uno specchio di una vulnerabilità nazionale. Le allerte meteo non sono più occasionali, ma praticamente la regola. Ergo servirebbe un approccio diverso. La soluzione richiede investimenti nella sicurezza idrogeologica, la manutenzione, un rinnovamento urbano e la formazione continua dei cittadini. Se si continua a intervenire solo dopo l’emergenza, ogni avviso meteo sarà solo l’incipit di un articolo di giornale che parlerà di un disastro.