Il monoblocco dell’ospedale Valduce compie mezzo secolo di storia. Domani, 1° luglio, saranno infatti cinquant’anni esatti dal taglio del nastro della struttura tra via Dante Alighieri e via Santo Garovaglio, nel pieno centro di Como. Realizzato a est del torrente Valduce, che oggi sorre completamente interrato nella convalle fino al lago, l’Ente Ospedaliero Valduce è retto dalla Congregazione delle Suore Infermiere dell’Addolorata. La fondazione dell’ospedale risale a due secoli fa, anno 1853, ad opera di Madre Giovannina Franchi.Dal 1974 il Valduce è un “Ospedale classificato” ovvero un ospedale religioso che, all’interno del Sistema sanitario nazionale, viene equiparato a una struttura pubblica.È accreditato per 371 posti letto di cui 290 per acuti nella sede di Como e 81 di riabilitazione specialistica a “Villa Beretta” di Costa Masnaga. Giovannina Franchi fondò una prima “Casa” di accoglienza in via Vitani nel 1853 per assistere i malati poveri di Como. La Congregazione delle Suore infermiere dell’Addolorata dopo oltre 150 anni ha avviato oltre al Valduce di Como e “Villa Beretta” nel Lecchese, anche un centro assistenziale a Buenos Aires, in Argentina. La realizzazione del monoblocco di Como, di cui domani ricorre il 50°, ebbe inizio nel 1963. Cinque anni più tardi il Valduce poteva già disporre di 360 posti letto ed era dotato di tutti i servizi di un moderno ospedale, pronto per la classificazione regionale ricevuta nel 1974.
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