Categories: Opinioni & Commenti

Il passato sia un esempio per tutti

di Massimo Moscardi

Nel programma della giornata l’argomento «impiantistica» non è previsto, ma sicuramente incomberà come una spada di Damocle negli interventi dei partecipanti. Villa Olmo ospita questa mattina gli stati generali dello sport comasco, un evento organizzato dal Coni che ha l’obiettivo di affrontare le luci e le ombre  che riguardano il territorio.

Grandi risultati a livello nazionale e internazionale dei suoi atleti, eventi di altissimo livello, su tutti il Giro d’Italia e il “Lombardia” di ciclismo; e poi manifestazioni motoristiche, il tennis Atp, le sfide di canottaggio sulle acque del lago. Como rappresenta una eccellenza, sicuramente una delle realtà  più vivaci e propense ad ospitare gare.

Sembra quasi incredibile, ma l’immagine gioiosa della maglia rosa Richard Carapaz che festeggia davanti a migliaia di persone in occasione dell’arrivo del Giro d’Italia, è stata scattata nella stessa città dove da anni il palazzetto di Muggiò è lì a fare da rudere, dove la piscina è chiusa per problemi strutturali e dove si continua a discutere – ormai da decenni – su come intervenire sullo stadio Sinigaglia, che intanto in qualche parte cade letteralmente a pezzi.

Il disagio è pesante perché riguarda la base, le generazioni future su cui investire, le società che crescono gli atleti, soprattutto i giovani,  e li portano a una vita sana imperniata sullo sport e sui suoi valori. Nel caso della piscina di Muggiò si tende a parlare dei problemi – che sono enormi – per le società sportive, ma non vanno dimenticati i tanti frequentatori anziani che in acqua trovano un momento per tenersi in forma o i ragazzi disabili che hanno quell’impianto come riferimento.

Ecco perché a fronte delle tanti luci, dei momenti sfavillanti e di giornate per tutti indimenticabili, serve quella maggiore attenzione alla quotidianità e agli impianti che per tanti sono un punto di riferimento.

Si parla di salute, di attività fisica, si chiede  una doverosa attenzione da parte di tutti al proprio benessere fisico. Giusto. Una salto di qualità che ad ogni età si dovrebbe fare: ma è anche doveroso fornire alle persone i luoghi in cui poter praticare sport. E Como sotto questo profilo non è sicuramente una eccellenza. Gli impianti che oggi sono datati, nel tempo in cui sono stati costruiti erano all’avanguardia. Ecco, guardare avanti ripensando al passato potrebbe essere la soluzione: costruire il futuro senza inventarsi nulla, ma imitando chi ha fatto bene, chi ha avuto una visione strategica e ha dimostrato che, se c’è la volontà, le cose, malgrado le difficoltà, si possono fare.

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