«Le cifre sulla possibile crescita della disoccupazione dei frontalieri legata all’epidemia di Covid-19 sono tutte da valutare. Non è però vero che la crisi colpisce soprattutto i lavoratori italiani. È tutto il sistema che sta soffrendo in maniera vistosa.Giangiorgio Gargantini, segretario regionale del sindacato Unia Ticino e Moesa, interviene per contestare, in qualche modo, i «numeri» diffusi in questi ultimi giorni sugli effetti del Coronavirus sul mercato del lavoro oltrefrontiera.«Qualcuno ha parlato anche di 5mila posti in meno per i frontalieri in Canton Ticino – dice Gargantini alCorriere di Como– ma la realtà sembra essere diversa. O, quantomeno, molto più articolata. Anche per questo contestiamo una “lettura” a senso unico».
L’articolo completo sul Corriere di Como in edicola oggi, giovedì 3 novembre
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