Imu, Tasi, Irpef: stangata storica per i comaschi

Fisco localeIl Comune di Como vara una serie di aumenti che colpiranno praticamente tutti(e.c.) Sarà difficile da dimenticare la riunione della giunta comunale di ieri pomeriggio, quantomeno per il peso futuro che avrà sulle tasche dei comaschi.L’esecutivo di Palazzo Cernezzi, su proposta diretta del sindaco nonché assessore al Bilancio, Mario Lucini, ha infatti varato alcuni ritocchi alle imposte locale che segnano uno degli aumenti più pesanti che si ricordi nella storia recente.Sono stati presi in considerazione tre balzelli: la nuova Tasi (Tassa sui servizi indivisibili), l’Irpef (Imposta sulle persone fisiche) e la
“vecchia” Imu (Imposta municipale unica) relativa alle sole seconde case. Ebbene, soprattutto per la seconda delle voci – vale a dire l’Irpef – è davvero impossibile non parlare di maxi-stangata, visto che Lucini ha proposto, ottenendo l’approvazione, l’adeguamento all’aliquota massima possibile sostanzialmente per tutti i comaschi. Il che significa che, nella sostanza, spariscono le molte differenziazioni in base al reddito legate agli attuali scaglioni, e tutti pagheranno lo 0,8%. Forse (ma i dettagli saranno spiegati soltanto oggi in una apposita conferenza stampa) verrà applicata una qualche riduzione soltanto per i redditi bassissimi (indicativamente, sotto i 10mila euro annui).
Pesante anche l’effetto della Tasi, la cui aliquota voluta dal sindaco è pari alla soglia massima del 3,3 per mille. Un record, dunque, anche in tale caso, visto che questa tassa viene applicata per la prima volta.Chiude il cerchio l’Imu sulla seconda casa, fissata ancora una volta al top: 9,6 per mille.