fino a oggi. Perché questi numeri lasciano intendere una diffusione senza precedenti degli stupefacenti tra i giovanissimi. In manette, in seguito all’esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere chiesta dal pm Mariano Fadda, è finito un 20enne residente a Como, in via Di Vittorio. Un ragazzo originario del Ghana, ma dall’età di 6 anni in Italia.Gli uomini della mobile sono risaliti a lui dopo una serie di indagini iniziate il 18 ottobre 2013 quando a Como Borghi vennero sorpresi minorenni in possesso di droga. Le prime “interviste”, poi via via approfondite, convergevano tutte su un 20enne straniero che forniva la droga dalla sua postazione dei Portici Plinio. E quel 20enne altro non era che il giovane per cui è stata chiesta l’ordinanza di custodia cautelare. Lo spaccio avveniva, come detto, in quella zona centralissima della città, anche se i clienti non disdegnavano di recarsi a domicilio dal 20enne per ritirare il proprio ordine. E le telefonate, come detto, arrivavano anche a superare le centinaia al giorno. Ma nel corso dell’operazione, la squadra mobile ha anche perquisito l’abitazione a Lurate Caccivio di un 26enne, sospettato di essere a sua volta il fornitore del 20enne. E, in effetti, gli agenti hanno rinvenuto un chilo e 200 grammi di marijuana, oltreche – in un armadietto – il materiale per poter essiccare le foglie di canapa indiana. L’accusa per tutti è ovviamente quella di detenzione di droga ai fini di spaccio.
M. Pv.
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