Categories: Opinioni & Commenti

Insegnanti di sostegno e professionalità

di Adria Bartolich

La fine dell’anno scolastico si avvicina e con essa, a breve, si ripresenteranno una serie di problemi storici irrisolti, che a  settembre riemergeranno tali e quali agli anni passati, legati alla copertura delle cattedre.

Lasciamo perdere per un attimo quelli che riguardano l’andirivieni di docenti nelle varie discipline, cosa inevitabile considerati  i dati forniti dal Ministero : oltre 95mila i docenti titolari, 213mila quelli a tempo determinato.

I  docenti curricolari che svolgono attività di sostegno,  sono pari al 47%  al Nord, mentre si riducono fortemente nel Mezzogiorno, attestandosi al 24%.

Non tutti costoro sono precari ovviamente, prestano la loro attività sul sostegno invece che sulla disciplina. Nella legge di Bilancio sono stati stanziati i fondi per l’assunzione di altri 25mila insegnanti di sostegno.

Il 37%  degli insegnanti di sostegno non è in possesso del titolo previsto.

Un fiume di persone che si occupa della fascia più delicata degli alunni e spesso lo fa avendo maturato competenze sul campo ma altrettanto spesso  di competenze specifiche non ne ha alcuna e cerca alla meglio di uscire vivo dall’esperienza che a volte ha livelli di  difficoltà molto elevati.

In altre parole: l’insegnamento presuppone attitudini particolari e una forte motivazione.

Sono tutti aspetti che nemmeno vengono presi in considerazione nell’assunzione per concorso e poco o nulla nell’anno di prova, per superare il quale è sufficiente non fare disastri (questo non per mancanza di volontà ma per bypassare lo scoglio dell’eventuale quasi inevitabile ricorso).

Dunque, nell’insegnamento agli alunni in difficoltà, ovviamente, la motivazione conta ancora di più.

Il lavoro deve essere sostenuto, infatti, dall’interesse umano vero nei confronti dell’alunno, perché la qualità relazionale è la base su cui si poggia la  sua possibilità di apprendere, e anche da una  robusta professionalità che non è solo teorica ma anche pratica nella gestione delle situazioni di stress e anche della mancata gratificazione professionale.

Spesso i ragazzi, com’è ovvio, non danno i risultati sperati. Bene, anzi no.

Se un insegnante si dimostra bravo e costruisce con esso una relazione educativa importante, ma non è di ruolo, non ha nessuna possibilità se non del tutto casuale, di rimanere con l’incarico sull’alunno.

A fine anno finisce il contratto e l’anno dopo può finire in qualunque altra scuola.

Se per gli alunni con  insegnanti di ruolo è possibile garantire una certa continuità, sui docenti precari praticamente nulla.

Bisogna rispettare le graduatorie.

Sul sistema di assunzione mi sono espressa più volte: un assurdo e complicato arnese ottocentesco.

Nel caso specifico, perché non prevedere la possibilità della loro conferma, da  parte del Dirigente, già da ora,  per i docenti di cui sia stata misurata la qualità professionale?

Redazione

Share
Published by
Redazione

Recent Posts

“Il mio cane sta male, non vengo a lavoro” | Ultim’ora, da oggi puoi farlo sul serio: lo ha stabilito la Cassazione

Una sentenza della Cassazione apre alla possibilità di restare a casa col cane malato, ma…

6 ore ago

Sacchetti di plastica sugli specchietti: il nuovo trucco che sta spopolando | Ecco qual è la sua utilità

Su molte auto compaiono sacchetti sugli specchietti: un’abitudine curiosa che si sta diffondendo e nasconde…

9 ore ago

È la città più brutta della Lombardia: stilata la classifica definitiva | Il primo posto non glielo toglie nessuno

Una nuova classifica incorona una città lombarda come la più brutta: tra gag, stereotipi e…

14 ore ago

31 dicembre 2025: addio a un canale tv amatissimo | Ha fatto la storia di un’intera generazione

Un canale tv che ha segnato gli anni d’oro di un'intera generazione chiuderà il 31…

1 giorno ago

Il segreto per un sonno perfetto: questa abitudine cambierà la tua vita | La consigliano tutti gli esperti

Una semplice abitudine serale, veloce e naturale, può aiutare a calmare la mente e a…

1 giorno ago

Autovelox, l’ultima mazzata è devastante | I ricorsi sono stati aboliti: paga la multa o è peggio per te

Una nuova mossa della Cassazione cambia le regole sulle multe da autovelox: per chi guida…

2 giorni ago