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Iubilantes, turismo dolce e sostenibile

Si lavora con gli studenti del “Fermi” per i tesori razionalisti

L’associazione culturale Iubilantes di Como, che da anni si occupa di mobilità dolce e incentiva la riscoperta del turismo culturale specie legato a itinerari di spiritualità, intende proseguire con forza nella seconda parte del 2020 il progetto “Monumenti aperti”.Iniziativa che aprirà le porte con giovani ciceroni a luoghi d’arte e storia da scoprire.In particolare continuerà la sinergia con un importante progetto proposto nel 500° della morte di Leonardo da Vinci e nel 220° dell’invenzione della pila, dal titolo “Un lago di scienza: Como e il Lario tra Leonardo da Vinci e Alessandro Volta” che l’anno scorso ha toccato luoghi di interesse leonardesco come Villa Pliniana a Torno e l’Orrido di Nesso.Nel 2020 il sodalizio si cimenterà in particolare con la promozione del luoghi cari alla memoria voltiana sempre all’interno di “Monumenti Aperti”.Prevista la valorizzazione e la mappatura dei luoghi voltiani di maggiore interesse con un percorso tattile in collaborazione con altri soggetti della città come l’Unione Ciechi e Ipovedenti e il club di servizio Lions.“Monumenti aperti, per una città per tutti”, iniziativa promossa a livello nazionale, tornerà a proporre, per valorizzare il turismo culturale, quattro fine settimana a Milano, Cantù e Como, con la collaborazione dell’associazione Imago Mundi, di Auser Insieme Canturium, dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Como e dell’associazione Nocetum di Milano.Si tratta di percorsi sostenibili e all’insegna della mobilità dolce che l’anno scorso come ciceroni hanno coinvolto studenti delle scuole superiori di Como (Liceo “Volta”) e di Cantù (Liceo “Melotti”, Liceo “Fermi” ed Enaip) che con adeguata preparazione hanno fatto da guide ai cittadini e ai turisti.Ambra Garancini, che è con il marito Giorgio Costanzo anima degli Iubilantes, e che sta lavorando a una nuova guida della via Francigena Renana da Coira al guado francigeno del Po di Corte Sant’Andrea, già è all’opera per il progetto con gli studenti del Liceo “Fermi” per il Razionalismo comasco in collaborazione con il critico Luigi Cavadini e con l’istituto comprensivo “Parini” di Como.«L’asse dello Spluga è uno dei piu antichi e sperimentati – annuncia Garancini – intendo valorizzarlo nel mio libro in funzione di un turismo dolce e sostenibile, come quello che auspichiamo da tempo per il Lario. Va detto che la sentieristica svizzera è molto più curata e tutelata, si capisce che oltre confine viene vissuta come un bene culturale mentre da noi non esiste un fondo cartografico omogeneo».

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