L’annuncio del Fai: «Via al restauro della Velarca»

L’annuncio del Fai: «Via al restauro della Velarca»

Opera d’arte galleggianteLa storica casa-barca risalente agli anni Sessanta tornerà agli antichi splendori

La storica Velarca – storica casa-barca ormeggiata dal 1961 a Ossuccio e nata come luogo d’incontro sull’acqua per i numerosi intellettuali che all’epoca frequentavano il Lario – tornerà agli antichi splendori. L’annuncio è arrivato ieri dal Fai, a due anni di distanza dalla donazione da parte della famiglia Norsa.L’operazione di restauro parte dopo la conclusione di un’approfondita campagna di indagini sullo stato di conservazione, necessaria a stabilire modi e tempi di intervento

su quella che è considerata, a tutti gli effetti, un’opera d’arte galleggiante. Grazie agli studi realizzati, è risultato evidente che sia la parte immersa dell’imbarcazione, sia la parte emersa, presentano segni di degrado e necessitano di un intervento straordinario sulle parti portanti. Il Fai ha dunque deciso di procedere con l’alaggio della Velarca, trasportata fino al cantiere Ernesto Riva a Maslianico, dove si procederà con la messa a punto del progetto esecutivo di restauro, che è possibile effettuare soltanto con la barca “in secco”.La storia della Velarca è degna di un film. La casa-barca nacque da un’idea di Emilio e Fiammetta Norsa, coppia milanese innamorata del Lago di Como e acquirenti, negli anni Cinquanta, di un appezzamento di terreno ad Ossuccio e, appunto, di una imbarcazione ai tempi utilizzata per il trasporto di merci e persone dall’Altolago a Como. Poi, l’idea geniale: trasformare l’imbarcazione in una sorta di “house boat”, la cui progettazione venne affidata, tra il 1959 e il 1961, allo studio BBPR (Belgiojoso, Banfi, Perassutti e Rogers). Il team di professionisti ridisegnò radicalmente la barca, fino a trasformarla in abitazione.

E.C.