(ANSA) – GENOVA, 9 MAR – La prefetta di Genova Carmen Perrotta ha incontrato questa mattina, alla presenza del sindaco Marco Bucci e del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti i sindacati genovesi Fiom, Fim e Uilm sulla vertenza Arcelor Mittal, dopo che l’azienda ha annunciato l’apertura della procedura di cassa integrazione per 130 lavoratori dello stabilimento di Cornigliano a Genova. I sindacati, insieme alle istituzioni hanno chiesto che l’azienda metta da parte la procedura di cassa integrazione. In secondo luogo hanno denunciato la mancanza di collegamenti reali tra i decreti del Governo sull’emergenza coronavirus e i provvedimenti adottati in azienda per la salvaguardia dei lavoratori in termini di sicurezza. Infine sindacati e istituzioni hanno chiesto di poter vedere il piano industriale di Arcelor Mittal alla base dell’accordo con il Governo per verificarne la compatibilità con l’accordo di programma in termini di salvaguardia occupazionale, di reddito dei lavoratori e di utilizzo delle aree.
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737 Max Ethiopian,inadeguato il training
(ANSA) – ADDIS ABEBA, 9 MAR – L’inchiesta condotta dall’Etiopia sulla sciagura aerea del Boeing 737 Max della Ethiopian Airlines, che lo scorso anno provocò la morte di 157 persone, è arrivata alla conclusione che l’addestramento dell’equipaggio da parte della stessa Boeing era “inadeguato”. E’ quanto si legge in un rapporto ancora provvisorio, fatto circolare oggi, alla vigilia del primo anniversario dell’incidente. Il 29 ottobre del 2018 un altro 737 Max della Lion Air era precipitato in Indonesia, provocando la morte di 189 persone.
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Decreto e frontalieri. La situazione è in corso di valutazione da parte delle autorità svizzere
Dopo il Decreto del Governo che ha chiuso la Lombardia e 14 province italiane, si pone l’interrogativo che riguarda i frontalieri che quotidianamente si spostano a lavorare verso la Svizzera. La questione, che riguarda direttamente oltre 60mila persone, viene affrontata in queste ore da Berna. «È da ieri sera che siamo in contatto con l’autorità federale, in particolare con i consiglieri federali Cassis e Berset – ha detto Christian Vitta, direttore del Dipartimento finanze economia ticinese, in una dichiarazione riportata da tio.ch – Il contatto continuerà anche quest’oggi. Per noi è importante avere informazioni sulla portata di questa decisione, l’applicazione e in particolare su eventuali prese di posizione e comunicazioni a livello svizzero. Sarà una giornata dove i contatti con l’autorità federale continueranno e auspichiamo di avere chiarezza al più presto».
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De Sfroos: “Questo mondo non finirà con uno starnuto”
In un momento in cui molti artisti si mobilitano via Internet per invitare alla riflessione e alla calma Davide Van De Sfroos, il cantautore lariano al lavoro sul nuovo album, affida a Facebook le sue riflessioni a tutto campo, a volte a ritmo di rap, di ballata per voce sola. “Tossisco nella piega del gomito, sto a distanza, non ti stringo, non ti parlo, non ti bacio, non ti saluto…e alla fine, il Germe sono io… ogni volta che non ti vedo, che non ti sorrido, che non ti aiuto” scrive il cantautore. “Accendo una candela, spengo un cellulare, accendo un piccolo fuoco, spengo un televisore – aggiunge – Il Serpente Boia dell’informazione isterica, abrasiva, magnetica, statica, ipertrofica e catastrofica…. piano piano perde forza e non mi stringe più tra le sue spire. Tolgo una mascherina e infilo una maschera da Mamuthone, da Bell, da Brütt, da Zorro, Arlecchino….. l’Amuchina me la spalmo nel cervello, me la spruzzo sopra il cuore, è lì che devo disinfettare”. Ma in mondo in cui “si capisce perfino che 40 kg di pasta in un carrello non sono un baluardo così valido, perché in attesa di un vaccino, non ti proteggerai coi carboidrati – dice De Sfroos – forse ci si rende conto che la malattia non tifa per una squadra di calcio e non vota un partito politico, che non guarda le targhe per prendere la mira, che non separerà un popolo eletto da un popolo infetto, ma ci farà capire nel 2020 come tendiamo a reagire, chi siamo realmente, come siamo e come non vorremmo più essere. I batteri cercano un alloggio e noi tutti siamo per loro dei Grand Hotel gratuiti. Punto”. Non mancano riflessioni sulla sfida ambientale, che oggi sembra uscita dalle cronache: “Un giorno, probabilmente il Pianeta troverà il vaccino contro l’HOMOVIRUS e si libererà definitivamente di noi, visto che non ci siamo comportati con esso in modo tanto diverso dal nostro grande nemico del momento”. E non mancano i riferimenti alla vita quotidiana segnata anche sul Lario dall’emergenza sanitaria che diventa sociale ed economica: “Molti settori sono stati colpiti, molte città marchiate con la Lettera Scarlatta, in tantissimi non possono viaggiare, applaudire, lavorare o stare insieme….e questo è un colpo che ci fa molto male, anche fuori dall’ospedale. Ma questo è il punto in cui scegliere la maschera che mettiamo o togliamo fa la differenza, tra esseri umani o batteri o parassiti del nostro stesso genere”. A conclusione, una amara profezia: “Questo mondo non finirà con uno starnuto, ma con la corsa folle sopra chi è caduto. Come è sempre stato, ogni volta che è finito”,
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Dal Pino a Spadafora “ministro ignora le norme”
(ANSA) – ROMA, 08 MAR – “Le affermazioni del ministro Spadafora sono sbagliate nel merito e nella sostanza. Il ministro ignora le norme e rifiuta la responsabilita’ del suo ruolo”: così all’ANSA, il presidente della Lega di serie A, Paolo Dal Pino replica al ministro Spadafora che ha definito “irresponsabile” far giocare le partite oggi. “Invece di fare demagogia sia coerente con le proprie azioni di governo – aggiunge Dal Pino – e se necessario emani un Decreto assumendosi responsabilità che sta scaricando su altri”. (ANSA).
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Da Madrid a Bishkek,8 marzo non si ferma
(ANSA) – ROMA, 8 MAR – Da Madrid al Kirghizistan, passando per il ‘bollente’ confine greco-turco, né il timore di contagio da coronavirus né repressione e intimidazioni hanno fermato le marce delle donne per l’8 marzo, convocate per ricordare che le discriminazioni di genere in giro per il mondo non sembrano diminuire. Al confine fra Turchia e Grecia, affollata di migranti fatti arrivare dalle autorità di Ankara, alcune centinaia di donne hanno manifestato chiedendo che si lascino entrare in Europa i disperati. In Pakistan manifestazioni di donne in varie città hanno sfidato petizioni per vietarle e minacce violente dei fondamentalisti islamici. A Bishkek, capitale del Kirghizistan, dimostranti per i diritti delle donne hanno sfidato la polizia, che ha arrestato centinaia di loro, ma anche squadre mascherate e armate di manganelli. In Bielorussia la marcia per l’8 marzo ha avuto la forma di una carnevalata con molte manifestanti in costume. A Madrid alcune migliaia di donne hanno dato vita a un ‘cacerolazo’, battendo le pentole.
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Covid-19:Sanremo a vacanzieri:stare casa
(ANSA) – SANREMO (IMPERIA), 8 MAR – Appello del sindaco di Sanremo Alberto Biancheri ai cittadini che hanno raggiunto la riviera in questi giorni da quei Comuni che il nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri ha definito zone rosse. Faccio appello a tutti affinché abbiano il senso civico e la responsabilità di non uscire dai propri domicili”. Sanremo in questo periodo è frequentata da cittadini del nord che lasciano le loro zone per trascorrere un periodo di vacanza approfittando del clima mite della riviera: molti in hotel altri nello loro seconde case. Ma l’appello del sindaco è anche per i suoi concittadini che invita a “osservare tutte le direttive impartite e le misure comportamentali indicate”. Il sindaco si rivolge anche ai gestori di pubblici esercizi: “Chiedo un alto senso di responsabilità e di mettere in atto tutte le misure indicate per contenere il virus, senza costringere l’autorità pubblica ad intervenire. La situazione, per chi ancora non lo avesse compreso, è molto complessa”.
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Covid-19: primo caso positivo a Genova
(ANSA) – GENOVA, 8 MAR – Primo positivo al coronavirus a Genova. Lo comunica l’ospedale San Martino. E’ un uomo di 72 anni, definito “paziente complesso con fattori di rischio per malattie respiratorie croniche”. L’uomo era passato dal pronto soccorso dell’ospedale Villa Scassi (avvisato nel frattempo), visitato e dimesso. Ma l’uomo ha deciso di presentarsi al Pronto Soccorso dell’ospedale San Martino per ulteriori consulenze. Il paziente, inizialmente ricoverato nella Medicina d’Urgenza del Pronto Soccorso, dopo i primi accertamenti, viene trasferito a Pneumologia e sottoposto ad accertamenti da cui non emergono elementi correlabili al Covid-19. Il paziente però non convince i professionisti e viene isolato e tamponato: risulterà positivo. E’ stato ricoverato a Malattie infettive. Tamponati tutti i profili interni venuti a contatto col paziente. Sono risultati negativi i professionisti che ieri erano venuti a contatto al cosiddetto ‘Punto 0’ con l’egiziano positivo. Saranno sottoposti a nuovi controlli dopo 7 giorni.
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Coronavirus:Zaia per stralcio zona rossa
(ANSA) – VENEZIA, 8 MAR – Il presidente del Veneto, Luca Zaia, critica il decreto del premier Giuseppe Conte sul coronavirus considerando “esagerata e inopportuna” la decisione di definire area rossa le tre province venete e chiede quindi lo stralcio di esse.Zaia sottolinea che “non è stato interpellato per un parere prima della definizione del decreto e che l’ultimo contatto con Conte è stato prima di mezzanotte”. Lo stralcio riguarda le province di Padova Treviso e Venezia. A fronte di cluster circoscritti, “e che non interessano in maniera diffusa la popolazione generale, non si comprende – osserva Zaia – il razionale di una misura che appare scientificamente sproporzionata all’andamento epidemiologico”. “Noi veneti non ci siamo mai tirati indietro, io non mi sono mai permesso di dissentire, anche se c’erano misure che a volte avrei fatto in un’ altra maniera. Ma questo decreto per un’interpretazione – conclude – ha bisogno minimo di una circolare attuativa. Tutto magari ha una ratio, ma per noi veneti, in questo momento no”.
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Coronavirus:Tommasi,stop calcio atto più utile a Paese
(ANSA) – ROMA, 08 MAR – Il presidente dell’AssoCalciatori Damiamo Tommasi insiste: bisogna fermare il campionato. Lo fa con un tweet in cui spiega che “stamattina ho scritto a Giuseppe Conte, Vincenzo Spadafora, Gabriele Gravina, Paolo Dal Pino, Mauro Balata, Francesco Ghirelli”. “Fermare il calcio è l’atto più utile al Paese in questo momento – sottolinea il presidente dell’Aic -. Le squadre da tifare stanno giocando nei nostri ospedali, nei luoghi d’emergenza”. (ANSA).