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L’assessore alle “Piccole cose”

di Giorgio Civati

Anche se non ufficialmente, anche a Como è già partita la campagna elettorale per il rinnovo del governo della città, il prossimo anno. Candidati sognati, bruciati, spesso solo ipotizzati. E poi alleanze, veti, contatti e scontri. La solita storia, viene da dire, anche perché al di là delle ideologie conta poi l’amministrazione spicciola, la gestione quotidiana di una città tanto bella quanto problematica, con enormi ritardi in molteplici settori, grane irrisolte da anni o decenni e una lunga lista anche di piccole cose che non vanno. E proprio su quest’ultimo concetto – le piccole cose – la cronaca recente ha portato alla ribalta una iniziativa che merita attenzione. Magari anche dal futuro sindaco di Como, chiunque esso sia.

A Rho, comune a Nordovest di Milano, l’amministrazione comunale si è inventata una delega tutta nuova, quella alle “Piccole cose”. Titolare la vicesindaca e assessora Maria Rita Vergani, che ovviamente si occupa anche di altro ma, adesso, anche di minuzie. Un cartello storto, un ramo di un albero penzolante sulla strada, l’erba cresciuta a dismisura, fontane che perdono o non hanno acqua e magari sono pure sporche. Questioni minime ma obiettivamente fastidiose per il cittadino, come succede anche e proprio a Como. Problemi che non richiedono progetti o finanziamenti ma solo un po’ più di attenzione. Che ora Rho – giunta di centrosinistra e sindaco Andrea Orlandi – intende affrontare e risolvere con un amministratore dedicato, immaginiamo raggiungibile senza troppe formalità, pronto a far sistemare subito o quasi la pecca, la stortura minima, insomma la “piccola cosa”.

Qualche mese prima di Rho, Legnano aveva già intrapreso la medesima strada: attenzione specifica, dedicata, istituzionalizzata alla “quotidianità” anche nella città del Carroccio con una delega precisa. È un’idea che ci piace. Anche per Como. Vero, il capoluogo lariano ha mille problemi enormi, tante questioni aperte da milioni e milioni di euro, progetti decennali che ancora non arrivano a termine e altri che nemmeno sono partiti. E, però, in attesa che le paratie siano concluse, che qualcuno trovi i fondi per completare la tangenziale, aspettando piscine e palazzetti dello sport ma anche rinnovati giardini a lago, sperando in nuove strade e viabilità meno impazzita, anche mettere mano alle piccolezze, bene e in fretta, ci pare un’ottima cosa.

Tante delle problematiche quotidianamente sotto gli occhi della gente comune sono davvero minuscole, “Piccole cose” appunto. Da affrontare e risolvere senza spese faraoniche, senza progetti complicatissimi ma con tanto, tanto buon senso e in fretta. Al prossimo sindaco di Como, quindi, ci permettiamo un consiglio: pensi a una delega simile per l’amministrazione comasca, parta da qui, dal basso ma da subito. Ascoltando consigli, lamentele, segnalazioni. Visto che sulle grandi iniziative Como risulta incapace, impegniamoci sulle piccole. Chissà che migliori un po’ la città.

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