L’ex assessore promuove le novità «L’immobilismo fa male a Como. L’amministrazione vada avanti»

Nini Binda: «Undici anni fa anche io tirai dritto»

stesse categorie che oggi lanciano un ultimatum. In quella occasione vennero bruciati alcuni parcometri e fui citato in Tribunale, ma portai comunque il piano in consiglio e, dopo un duro dibattito, il documento passò con un solo voto contrario». Pur se perplesso sulla scelta del sindaco, Mario Lucini, di non portare il piano in consiglio comunale, Nini Binda promuove l’allargamento della Ztl. «Probabilmente era più giusto passare in consiglio comunale – sottolinea l’ex assessore – Ciò detto, al sindaco e all’assessore, che non hanno bisogno di un mio consiglio, dico di tenere duro. Cinismo e immobilismo sono i peggiori nemici della città, uniti agli interessi economici e corporativi e anteposti alla salute e al futuro di una città turistica». Per l’ex assessore, la mancanza di posti auto non è un problema. «Non c’è mancanza di posti macchina a Como – dice Binda – Durante il mio mandato abbiamo aperto o potenziato i parcheggi di Tavernola, Val Mulini, Ticosa, Lazzago, Metropark, via Auguadri, Quarto Ponte, ex Zoo, via Italia Libera, piazze Amendola e Cacciatori delle Alpi. Abbiamo creato 4.800 posti a raso. Oggi forse si può dire che la chiusura della Ticosa e dell’Arena possono creare qualche problema, ma ci sono i parcheggi. I commercianti fanno sempre questa battaglia, ma sono convinto che migliorerà tutta la situazione. In 11 anni non è cambiato nulla, il nuovo piano, seppure con gradualità, deve essere adottato». L’ex assessore cita una poesia. «Per Como e la sua polemica – dice – vale la lezione di vita presa da una poesia brasiliana: lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi».

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