LIDL, scoppia lo scandalo sulla pasta: “prezzi taroccati ad arte” | Ci fanno passare per fessi

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Lidl, nuovo scandalo sulla pasta che lascia tutti senza parole: ecco tutti i dettagli e le curiosità assolutamente da conoscere
Molto spesso abbiamo sentito parlare di prodotti venduti al supermercato che superano le grandissime richieste e, altri, che sarebbe meglio evitare soprattutto in un periodo in cui tra prezzi alti e consumatori non soddisfatti, lasciano senza parole il mercato. In questo articolo, infatti, abbiamo deciso di parlarvi di uno scandalo sulla pasta che fa riferimento proprio alla famosissima catena di supermercati LIDL: andiamo, però, a spiegarvi benissimo l’accaduto nel corso del nostro articolo.
Vi sono delle tradizioni che non andrebbero mai dimenticate, soprattutto se fanno parte di una storia di una città, che tra vicoli, borghi e colori mozzafiato avrebbe tanto da raccontare e da far sentire la propria voce. Esistono dei misteri che vale la pena conoscere e approfondire, come quello della pasta che ha avuto i suoi scandali soprattutto in questo 2025.
Può succedere che si crede di acquistare un prodotto che sia fresco e realizzato a mano ma l’amara verità è tutt’altra; proprio per questo, abbiamo deciso di approfondire un episodio avvenuto nella città di Bari, nel cuore di Bari vecchia precisamente nella famosa via dell’Arco Basso che vede protagoniste le signore che realizzano uno dei prodotti più richiesti al mondo: le orecchiette.
Andiamo a vedere cosa è successo di preciso e come potrebbe cambiare la posizione della catena di LIDL in tutto questo contesto.
Scandalo sulla pasta, quello che è successo lascia senza parole
Si è spesso sentito parlare dello scandalo delle orecchiette, soprattutto in Italia impazza questa notizia che, a quanto pare, non è mai stata approfondita. La città di Bari, soprattutto negli ultimi tempi è stata invasa di turisti, rimasti stregati dai colori, dalle tradizioni, dal Santo Patrono San Nicola e da tutto quello che ne concerne per far sì che ne rimanessero così estasiati da questa meraviglia.
Vista l’affluenza dei turisti nell’Arco Basso, la famosa “strada delle orecchiette”, le signore di Bari vecchia, conosciute per mettere le cosiddette “mani in pasta” alle orecchiette, hanno deciso bene di “spacciare” delle orecchiette acquistate dalla catena di supermercati LIDL, dove sono presenti chiaramente elementi sulla tracciabilità del prodotto, come “fatte in casa”. Questo scandalo è stato ampiamente scoperto da Antonio Loconte, giornalista di Quinto Potere che ha deciso di denunciare l’accaduto.

L’episodio e le conseguenze
Nonostante tutto, la polizia ha sequestrato alcuni prodotti dalle signore dell’Arco Basso perché prive di tracciabilità, oltre che le orecchiette anche altri prodotti locali che, pare, venissero sbustate e inserite in apposite buste. Il tutto venduto a 3, 50 a busta o a kilo.
La catena di LIDL, invece, vende le stesse orecchiette che le signore spacciano per “fatte a mano” a meno di 1,99.