Una ipotesi di regolamento di polizia locale che i pescatori di Como non apprezzano. L’idea di Palazzo Cernezzi, infatti, è di attuare, di giorno, il divieto di pesca nel primo bacino su marciapiedi e strade attorno al lago, sulla diga foranea e al molo di Sant’Agostino. Di notte, invece, l’attività verrebbe consentita, dalle 21 (nei mesi invernali) o dalle 23 (nella stagione estiva).E così da questa sera alle 19 è partito un presidio dei pescatori comaschi nella zona della diga che con una manifestazione pacifica e apartitica (come chiaramente sottolineato) hanno voluto manifestare il loro dissenso. Pur comprendendo le ragioni della Como turistica, che ha nuove esigenze rispetto al passato e che comporta un sempre maggiore affollamento delle rive, la richiesta è che si possa trovare una soluzione che accontenti tutti.L’articolo completo sul Corriere di Como in edicola venerdì 14 giugno
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