Da venerdì 9 luglio è diventato finalmente bilaterale il certificato Covid svizzero. L’Unione Europea ha ufficialmente riconosciuto il green pass rossocrociato e, allo stesso tempo, la Svizzera ha garantito la validità dei certificati emessi negli Stati membri dell’Unione e dell’Aels (Associazione europea di libero scambio) ovvero Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Germania, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia e Lituania.Il certificato svizzero, che era già stato sviluppato per avere una compatibilità a livello internazionale, è stato collegato all’interfaccia digitale dell’Ue dalla notte tra l’8 e il 9 luglio. Ogni Paese può poi definire proprie disposizioni di entrata in funzione dell’evoluzione epidemiologica. «È quindi importante che i viaggiatori in possesso del certificato si tengano costantemente aggiornati sulle attuali disposizioni di entrata del Paese di destinazione», spiegano in una nota dal governo della Confederazione elvetica.
Dal 1° gennaio 2026 il bollo auto cambia davvero: nuove regole e meno esenzioni, per…
Se la connessione fa i capricci non è sfortuna: per i disservizi prolungati può scattare…
Sosta consentita o no? C’è un punto in cui fermarsi con l’auto è un azzardo:…
È la meta preferita dagli influencer italiani in inverno: qui si concentrano divertimento e relax…
Auto elettriche senza colonnine e senza spina: l’idea è ricaricare direttamente mentre si guida. Ecco…
Fughe del pavimento nere? C'è un prodotto che le sbianca al volo: pochi spruzzi e…