Mariano Comense, addio al farmacista Fernando Marcantonio

Mariano Comense, addio al farmacista Fernando Marcantonio

È morto Fernando Marcantonio, farmacista molto noto nella zona di Mariano Comense. Ricoverato all’ospedale Sant’Anna dal 23 marzo scorso per il coronavirus, ha sempre lavorato fino a quando non sono comparsi i sintomi della patologia. Lascia la moglie, farmacista anch’essa, e il figlio, a sua volta prossimo alla laurea in farmacia.«All’inizio i sintomi non sembravano gravi – ricorda il fratello Attilio, farmacista a sua volta e presidente di Federfarma Como – Eravamo abbastanza tranquilli, poi le sue condizioni si sono aggravate all’improvviso e ha avuto bisogno del trasferimento in terapia intensiva. Poi il tragico epilogo. Al dolore si aggiunge la lontananza e l’impossibilità di celebrare l’ultimo saluto. Ci aggrappiamo al ricordo di mio fratello e alla stima e all’affetto delle tante persone che lo hanno conosciuto e lo ricordano».«Conoscevo e stimavo il dottor Marcantonio – racconta con commozione Giuseppe De Filippis, presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Como – la considerazione che mi viene da fare, e che è sotto gli occhi di tutti, è che i farmacisti si sono ritrovati in prima linea fin dall’inizio del contagio. Voglio ricordare che chi ha mal di gola, tosse e febbre, per prima cosa si reca in farmacia».«Noi farmacisti operiamo in condizioni di grave disagio e di rischio – continua De Filippis – perché purtroppo i legislatori e la protezione civile non ci hanno fornito nulla, se non generici consigli. Siamo rimasti in prima linea senza protezione. Sono molto preoccupato: sono qui a piangere un collega e il pensiero va ad altri che sono tuttora ricoverati in gravi situazioni».«Tutte le farmacie si sono attrezzate con distanziatori e separatori, tutti usano mascherine, anche quelle “riciclate”, e disinfettanti per le mani, certo che però tamponi e indagini per valutare il contagio ancora li aspettiamo, mi auguro che possano venire fatti anche ai farmacisti con la stessa celerità con cui vengono fatti agli altri operatori sanitari. Sono state fatte tante richieste, sia a livello regionale che nazionale, ma i risultati sono scarsi».«È il nono collega che ci ha lasciati perché colpito dal Sars-Cov2 durante l’attività professionale – sottolinea il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Andrea Mandelli – Anche Fernando ha continuato a lavorare per la sua comunità finché ha potuto».