Molteni è sottosegretario: «Subito il taser ai poliziotti»

«Ma quali veti del Pd o dei Cinquestelle. Io ho il telefono pieno di messaggi di stima da parte di colleghi di altri schieramenti, che si congratulano con me. Non credo di essere mai stato una persona divisiva nella mia storia politica». Nicola Molteni commenta così, sempre con il sorriso, la sua nomina a sottosegretario dell’Interno, ufficializzata nella tarda serata di mercoledì.«Il Paese, in questo particolare momento storico, non ha bisogno di veti, ma solo di persone che lavorano», aggiunge l’avvocato canturino, che torna su una delle poltrone più nobili del Viminale.Molteni aveva già ricoperto il ruolo di sottosegretario durante il primo governo Conte, dal giugno 2018 all’agosto 2019. Una carriera sempre in ascesa.

L’intervista completa sul Corriere di Como in edicola oggi, venerdì 26 febbraio