Il caso – Il titolare patteggia 9 mesi di pena, ma sostiene di aver agito allo scopo di difendersi dai ripetuti furtiUn’immagine finisce sul monitor del vicino bar a causa di un’interferenzaPatteggia 9 mesi di pena per «interferenze illecite nella vita privata». La vicenda riguarda un farmacista del Comasco, che aveva piazzato una telecamera nella stanza degli elettrocardiogrammi, dove si spogliavano clienti e dipendenti della farmacia. Per difendersi dai ripetuti furti, ha sostenuto. L’iniziativa è stata scoperta quando per un’interferenza è comparsa un’immagine nel monitor wi-fi di un vicino bar.Leggi l’articolodiPeverelliinCRONACA
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