Olimpiadi 2028, il sogno dell’amazzone Sofia Trincavelli

Il suo sogno? Le Olimpiadi, magari quelle del 2028, che sono state assegnate a Los Angeles, negli Stati Uniti. Un appuntamento molto lontano nel tempo, ma idoneo per una giovane di 14 anni, comasca, promessa dell’equitazione. Lei è Sofia Trincavelli, amazzone che fino al prossimo 31 dicembre farà parte della categoria “Children”, mentre dal 2021 entrerà tra gli “Junior”.Sofia pratica una disciplina olimpica, il salto a ostacoli, e i risultati finora ottenuti parlano per lei: quest’anno è già stata chiamata per tre volte a raduni con la Nazionale azzurra di categoria, ha partecipato a competizioni internazionali fra Spagna e Portogallo, ha chiuso quinta ai Campionati italiani e seconda nella classifica tricolore, il ranking che comprende l’esito di ogni prova a cui ha partecipato.«Ho iniziato a 9 anni con i pony con Massimo Fiocchi come allenatore – spiega Sofia, classe 2006 – poi nel 2018 ho iniziato a salire e a gareggiare sul cavallo seguita dal cavaliere Luca Moneta. Quell’anno sono arrivati i primi risultati importanti». Nel 2019 la prima chiamata nel gruppo azzurro; nell’attuale stagione, pur con le tante difficoltà dovute all’emergenza sanitaria, Sofia è riuscita a trovare continuità di prestazioni con l’equinoUnic de l’Aubonniere. Da poche settimane Sofia ha cambiato guida tecnica; ora è seguita da Gabriele Pina al centro Pegaso di Barzago con il supporto tecnico di My Horse.Nel paese del lecchese viene portata quotidianamente dal papà Paolo, noto maestro di tennis. Ma alle racchette Sofia ha preferito l’equitazione, anche per un suo grande amore per gli animali.Ogni giorno un allenamento e poi, alla fine, la giovane amazzone si dedica allo studio: frequenta infatti il Liceo Scientifico Giovio con indirizzo linguistico.Per il futuro Sofia ha le idee chiare: «So già che il prossimo anno dovrò puntare più sugli allenamenti. La categoria Junior va infatti dai 15 ai 18 anni e ovviamente emergono nelle gare i più “anziani”, che di conseguenza vanno a meritare la convocazione in Nazionale. Devo lavorare e crescere con la speranza di poter andare avanti e di emergere quando sarà il mio momento. Un sogno? Penso quello di tutti, partecipare un giorno alle Olimpiadi».