(ANSA) – VENEZIA, 19 FEB – “Non credo molto alla veridicità di queste tre lettere”: lo dice all’ANSA l’avvocato Roberto Quintavalle, legale della famiglia di Jole Tassitani. “Sono stato proprio io – ricorda – un anno fa a portarle in Procura”. “Nelle missive – precisa – viene indicata una persona che non mi pare proprio sia un delinquente, fa parte di una famiglia stimabilissima”. L’avvocato è più propenso a credere che si tratti di parole di rancore personale nei confronti della persona indicata nelle missive come il mandante. (ANSA).
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