(ANSA) – TORINO, 01 DIC – Chiude in rosso il il mercato italiano dell’auto a novembre: le immatricolazioni – secondo i dati del ministero dei Trasporti – sono state 138.405 auto, con un calo dell’8,34% rispetto allo stesso mese del 2019. Negli undici mesi il volume delle immatricolazioni è di 1.261.802 auto, il 28,97% in meno dell’analogo periodo dell’anno scorso. In controtendenza Fca che ha immatricolato a novembre 34.566 auto, l’1,4% in più dello stesso mese dell’anno scorso, con la quota che sale dal 22,57% al 24,97% (+2,4%). Negli undici mesi le immatricolazioni di Fca sono 299.690, in calo del 28,83% rispetto all’analogo periodo del 2019. La quota è stabile al 23,7%. (ANSA).
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Austria, stop alle settimane bianche a Natale
(ANSA) – BOLZANO, 01 DIC – Il governo austriaco domani annuncerà lo stop al turismo invernale durante il periodo natalizio. Gli impianti di risalita saranno in funzione per i residenti, ma i ristoranti e alberghi resteranno chiusi. Lo anticipa il quotidiano viennese Der Standard. In Austria le funivie sono considerati mezzi di trasporto e la concessione impone la messa in funzione. (ANSA).
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Arrestato l’uomo con la felpa ‘Camp Auschwitz’ al Congresso
(ANSA) – WASHINGTON, JAN 13 – L’uomo che indossava la felpa con la scritta ‘Camp Auschwitz’ durante l’assalto al Congresso Usa è stato arrestato a NewportNews, Virginia. Robert Keith Packer, questo il suo nome, era stato immortalato in diverse foto e la sua felpa nera, con il riferimento al campo di concentramento nazista e l’immagine di un teschio, aveva suscitato sdegno e condanne. Alcuni media lo avevano identificato in base agli account social di persone che lo conoscevano. La sua felpa comprendeva la frase ‘Il lavoro porta la libertà’, una traduzione rozza del motto ‘Arbeit macht frei’ (Il lavoro rende liberi), inscritto su uno degli ingressi del lager dove furono sterminati oltre un milione di ebrei e di altri internati. (ANSA).
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Appello al voto Hillary Clinton, in gioco vostre vite
(ANSA) – NEW YORK, 19 AGO – “Andate a votare a prescindere da tutto. Votate come se ci fossero in gioco le vostre vite, perché lo sono” realmente. E’ l’appello rivolto da Hillary Clinton agli americani nel corso della convention democratica, secondo gli estratti diffusi dell’intervento che terrà. (ANSA).
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>ANSA-IL PUNTO/COVID: Fvg da domenica 17 in zona arancione
(ANSA) – TRIESTE, 15 GEN – Da domenica 17 il Friuli Venezia Giulia passa in zona arancione. A prevederlo è la nuova ordinanza del ministro della salute, Roberto Speranza, in vigore dal 17 gennaio. Insieme al Fvg, sono altre otto le regioni che arrivano dalla zona gialla (Abruzzo, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta); viene, invece, confermata per Calabria, Emilia-Romagna e Veneto. Intanto oggi, stando ai dati diffusi dalla Regione, in Fvg, su 7.625 tamponi molecolari, sono stati rilevati 576 (ieri 705) nuovi contagi ai quali si aggiungono 122 (ieri erano 100) casi già risultati positivi al tampone antigenico nei giorni scorsi e confermati da test molecolare, con una percentuale di positività del 9,15%. Sono inoltre 3.009 i test rapidi antigenici realizzati e in cui sono stati rilevati 221 nuovi casi (7,34%). I decessi registrati sono 24, ai quali si aggiungono 5 morti pregresse afferenti al periodo tra il 30 dicembre 2020 e il 10 gennaio 2021. I ricoveri nelle terapie intensive rimangono 68 mentre quelli in altri reparti sono 688 (ieri erano 668). I decessi complessivamente ammontano a 2.035, con la seguente suddivisione territoriale: 499 a Trieste, 952 a Udine, 445 a Pordenone e 139 a Gorizia. I totalmente guariti aumentano a 43.338, i clinicamente guariti salgono a 1.259, mentre le persone in isolamento sono 12.123. infine, in considerazione della circolare del Ministero della salute che, da oggi, riconosce la validità dei tamponi antigenici rapidi di ultima generazione nella definizione dei casi di Covid-19, dall’inizio della pandemia in regione sono 59.511 le persone risultate positive. Infine, sono 25.903 i vaccini inoculati finora in Fvg, su 37.315 dosi disponibili, come traspare dai metadati contenuti nel “Report vaccini Anti Covid-19” del Ministero della Salute e del Commissario straordinario Covid-19. (ANSA).
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Alberti, mostra virtuale dedicata all’era Covid
“Ho allestito una mostra virtuale 3D online con i lavori di arte digitale realizzati a partire dallo scorso novembre dopo aver contratto il Covid. Mi è sembrato il modo più naturale di esporre dei lavori concepiti sin dall’inizio per una fruizione attraverso lo schermo, che sia computer, smartphone o tablet. D’altra parte anche tutte le normali esposizioni dal vivo hanno dovuto fare i conti con la pandemia. Nel corso del 2020 a causa delle chiusure forzate è stato un passaggio obbligato per gallerie e fiere trasferire i loro eventi online”. Così il pittore e scultore comasco Emilio Alberti presenta la sua nuova iniziativa artistica. “Il Coronavirus è una metafora di cambiamento, un grande rischio ma forse anche un’opportunità da cogliere – dice – per volgere in positivo almeno in parte una situazione drammaticamente negativa. Musei e gallerie sono rimasti chiusi per mesi e la risposta l’hanno trovata nella rete, dove non ci sono confini e le opere possono essere viste in tempo reale in ogni parte del mondo. Anch’io come tanti altri artisti ho ripensato al mio rapporto con il sistema dell’arte cercando di avviare un dialogo diretto con il pubblico attraverso i vari canali social, anche per mantenere i rapporti con i miei referenti all’estero data l’impossibilità di spostarmi. La situazione di emergenza induce a reagire aprendosi alle nuove forme di espressione e a tutti i canali di comunicazione che la tecnologia ci mette a disposizione”.Il titolo della mostra è “Respiro – Sguardi e visioni al tempo del Virus” visitabile sul sito www.emilioalberti.it. “Ho completato la serie di lavori a fine anno, stimolato dal dialogo a distanza con l’amico Michele Caldarelli, critico e gallerista con il quale l’abituale scambio si è ulteriormente intensificato in questi momenti difficili – dice alberti – Si tratta essenzialmente del resoconto per immagini di un percorso limitato nel tempo ma intenso e lacerante, un diario, testimonianza di un’esperienza inedita di vita nell’anno del Coronavirus. Una malattia che si accanisce subdolamente sul nostro respiro, ce ne ha fatto scoprire l’estrema vulnerabilità inducendoci a sorvegliarlo con apprensione, persino a monitorarne l’apporto di ossigeno. Non solo funzione vitale essenziale, ma legame tra noi e il mondo, comunicazione interno-esterno. Qualcosa di noi esce, si fa atmosfera, e il mondo entra in noi attraverso il respiro”. “Tra le mura di casa l’attenzione si è inevitabilmente rivolta verso me stesso. Da qui il motivo dello specchio e dell’autoritratto come manifestazione di stati d’animo e spia delle trasformazioni di un sé alterato, a svelarne possibili mutazioni anche fisionomiche, reali o più verosimilmente immaginarie. Dall’angoscia iniziale, presenza concreta nelle giornate dominate dalla febbre, all’alternarsi di visioni oniriche, surreali ma rivelatrici e metaforiche. Un lucido delirio. Fino a sfociare nell’ironia finale liberatoria. L’altro oggetto della mia attenzione è stata la finestra. Occhi aperti sul mondo, sulla realtà esterna inquietante fatta di silenzi irreali, strade deserte e sirene di ambulanza. Le finestre tramutate in schermi per fughe visionarie, allucinate sequenze di film. Mi apparivano come il Velo ingannatore di Maya di cui parla Schopenhauer “che avvolge gli occhi dei mortali e fa loro vedere un mondo del quale non può dirsi né che esista, né che non esista”. Illusione. Sogno. Nella tradizione indiana māyā è il potere che ha creato il mondo e che dà forma concreta a un’idea… lo stesso concetto espresso dalla nostra parola Arte”. “Durante tutto il 2020 ogni giorno abbiamo sperimentato una realtà prima inimmaginabile, un evento talmente grande che fatichiamo a comprenderlo e con difficoltà riusciremo a superare. L’arte ha sempre saputo interpretare la realtà, vivere e praticare l’inimmaginabile, creando spiragli per la sua comprensione. Nel mio caso la pandemia almeno un aspetto positivo l’ha avuto, mi ha indotto a cercare nuove strade, a rinnovare il linguaggio e sperimentare nuove forme espressive, immateriali, multimediali, dopo tanti anni di ricerca sui materiali veri e propri! (Ho pure composto la musica di sottofondo per la mostra!). Mi piacerebbe continuare a essere in grado di percorrere nuove vie evitando la facile lusinga della ripetizione”.
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Afghanistan: uccise due donne giudici della Corte Suprema
(ANSA) – KABUL, 17 GEN – Uomini armati hanno sparato a due donne giudici della Corte suprema afghana, uccidendole, al centro di Kabul. Lo ha riferito il portavoce del procuratore generale, precisando che l’agguato è avvenuto mentre le due donne si stavano recando al lavoro. Il fatto segue una ondata di omicidi nel Paese. “Sfortunatamente, abbiamo perso due giudici donne nell’attacco di oggi. Il loro autista è rimasto ferito”, ha confermato Ahmad Fahim Qaweem, il portavoce della Corte suprema. “Uomini armati hanno attaccato il (loro) veicolo”, ha aggiunto, precisando che “più di 200 giudici donne lavorano per la Corte Suprema”. Da parte sua, il portavoce della polizia di Kabul, Ferdaws Faramarz, ha detto che le due donne sono state uccise nel centro della città alle 8:30 (le 5:30 in Italia). L’attentato non è stato per il momento rivendicato. (ANSA).
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Accordo a Mise per ripartenza Treofan
(ANSA) – TERNI, 11 AGO – Firmato l’accordo tra le parti per la ripartenza del sito produttivo di Terni della Treofan. Lo ha annunciato stamani il ministero dello Sviluppo economico. L’accordo prevede la sospensione dello sciopero dei lavoratori e il contemporaneo impegno “a ristabilire normali relazioni industriali e sindacali” da parte dell’azienda che si è inoltre impegnata a ripartire “da subito” con la pianificazione della produzione per i prossimi mesi, “al fine di riconquistare la fiducia dei clienti e consentire il rilancio dello stabilimento di Terni”. Le parti hanno anche concordato che a partire da oggi, Treofan avvierà il ricorso alla cassa integrazione Covid e si mobiliterà per anticipare il pagamento del trattamento economico. In aggiunta, l’azienda si è impegnata ad incontrare la Regione per approfondire eventuali opportunità connesse con i piani di sviluppo, con il Polo industriale di Terni e con l’area di crisi complessa. (ANSA).
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A Roma party privato a pagamento in villa,multe a 41 persone
(ANSA) – ROMA, 17 GEN – Una festa a pagamento, 30 euro per gli uomini 20 per le donne, stata organizzata ieri sera in una villa in via Appia Antica. Ma in borghese si sono presentati anche i poliziotti che hanno identificato e sanzionato 41 persone. E’ stato un messaggio inviato tramite whatsapp ad incastrare il proprietario della villa, dove ieri sera era stata organizzata una festa privata, a pagamento, con tanto di musica, cena e parcheggio interno. I primi accertamenti effettuati dalla Polizia hanno consentito di accertare che la villa era stata acquistata all’asta da una persona incensurata, in precedenza era di proprietà della famiglia “Tredicine”, nota a Roma per i cosiddetti ‘camion bar’ collocati nelle aree del centro storico. L’evento, un “private party” come pubblicizzato nel messaggio, prevedeva l’ingresso entro le 21.00 di ieri e l’uscita alle 06.00 di stamani. La prevendita avveniva solo tramite ricarica su una postepay o Paypal. Nell’invito si chiedeva di non parcheggiare fuori della parcheggio privato e si assicurava che “per la sicurezza e la buon riuscita dell’evento la location sarà adeguatamente igienizzata”. “Vi preghiamo – era sempre scritto nell’invito inviato tramite whatsapp – di attenervi ad un comportamento consono alle norme anticovid con le apposite mascherine e distanziamento ai tavoli”. Ad entrare in azione, gli agenti in borghese della Questura di Roma e una squadra del Nucleo Mobile, coordinati dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, che, giunti sul posto hanno constatato la presenza di circa 15 autovetture parcheggiate all’interno della struttura e musica ad alto volume. Dopo aver tentato per qualche minuto di farsi aprire il cancello, è uscito il proprietario della villa che, malgrado si sia dimostrato in un primo momento poco collaborativo non ha potuto far altro che interrompere l’evento a far uscire i suoi “clienti”. Sono 41 le persone identificate dai poliziotti nei confronti delle quali sarà elevata la prevista sanzione amministrativa, mentre poche altre sono riuscite ad eludere il controllo scavalcando una recinzione posteriore e a fuggire nelle campagne adiacenti. (ANSA).
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A Padova abbattuto ‘muro Via Anelli’, simbolo del degrado
(ANSA) – VENEZIA, 28 NOV – E’ stato abbattuto stamane a Padova il cosiddetto ‘muro di Via Anelli’, per anni simbolo del degrado e dello strapotere dei pusher nel quartiere Stanga. “Una data storica per la città” è il commento dell’amministrazione, che con il sindaco Sergio Giordani ha visto presente anche l’ex primo cittadino Flavio Zanonato, che nell’estate 2006 decise si alzare la barriera di pannelli in ferro, per separare le aree preda degli spacciatori dal resto del quartiere. Oggi il ‘muro’ è stato abbattuto, come era già avvenuto per le palazzine dell’ex complesso ‘Serenissima’, identificate come il ‘Bronx di Padova”. L’operazione era iniziata nell’ottobre 2019; l’ultima palazzina era stata demolita nell’agosto scorso. Tutto è pronto ora per la realizzazione della nuova Questura di Padova che, con una operazione immobiliare che ha visto al partecipazione anche del Demanio, verrà realizzata entro i prossimi anni. (ANSA).