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  • Lotta al degrado: “Per Como pulita” domani alla fontana di Villa Geno

    Lotta al degrado: “Per Como pulita” domani alla fontana di Villa Geno

    Domani a partire dalle 9.40 una quarantina di volontari dell’associazione antidegrado comasca “Per Como pulita” saranno impegnati in una operazione di verniciatura in collaborazione con gli alunni della scuola “Montessori” di Tavernola per rimettere a nuovo la ringhiera della fontana di Villa Geno che per l’occasione sarà inattiva probabilmente già da oggi. «Si procederà prima a scrostare la vecchia tintura e poi verrà steso uno strato di vernice antracite antiruggine – spiega Gianluca Vicini, tra i fondatori dell’associazione – In una seconda fase, appena possibile stenderemo la vernice effetto ferro battuto»

  • L’ex sindaco di Adro Danilo Lancini ospite del “Dariosauro” lunedì sera su Etv

    L’ex sindaco di Adro Danilo Lancini ospite del “Dariosauro” lunedì sera su Etv

    Il deputato europeo della LegaDanilo Oscar Lancinisarà ospite, domani sera, del settimanale di attualità politicaIl Dariosauro, in onda tutti i lunedì a partire dalle 21.20 suEspansione Tv(canale 19 del digitale terrestre).

    Storico sindaco di Adro (Brescia), fu protagonista alcuni anni fa di uno scontro con l’allora ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini per aver esposto nelle aule della scuola del paese il Sole delle Alpi, simbolo della Lega secessionista.

    È subentrato a Matteo Salvini nel Parlamento di Strasburgo dopo le elezioni politiche del 2018.

    Come sempre, il pubblico potrà intervenire in diretta per dialogare con l’ospite o con il conduttoreDario Campione, giornalista delCorriere di Como, chiamando lo031.3300655o inviando messaggiWhatsAppal numero335.7084396.

    Sui canali social è sempre attivo l’hashtag#dariosauro.

  • L’assessore viene e va ma i problemi restano

    L’assessore viene e va ma i problemi restano

    di Lorenzo Morandotti

    «La stagione dell’assessore viene e va». Si potrebbe parafrasare il testo di una bella canzone dell’album Orizzonti perduti del 1983 di Franco Battiato, che pure è stato responsabile  meteora della giunta Crocetta per il turismo e gli spettacoli nella Regione Sicilia, per commentare il valzer di nomi che ha interessato in questi ultimi tempi il dicastero alla Cultura a Palazzo Cernezzi. Continuiamo a percorrere il brano dell’artista catanese, che ha appena compiuto 74 anni e pare tornato a lavorare dopo una malattia che ha allarmato i tanti fedelissimi: «I desideri non invecchiano quasi mai con l’età / Se penso a come ho speso male il mio tempo / Che non tornerà, non ritornerà più». Eh sì: assessore nuovo vita vecchia, ossia tanti problemi da risolvere sul tappeto, a Como. Troppo facile cavarsela con una battuta e dire che la nuova arrivata Carola Gentilini, che proviene dall’ambito del ciclismo, dovrà pedalare e parecchio: c’è Villa Olmo e i musei da far ripartire, c’è l’ex cineteatro  Politeama da vendere, ci sono tante occasioni di promozione turistica, sbandierato “petrolio” del territorio. «La stagione dell’amore viene e va» canta Franco Battiato, e noi salutiamo l’arrivo di un nuovo assessore con speranza di entusiasmo sulle corde della canzone: «All’improvviso senza accorgerti, la vivrai, ti sorprenderà».

    Certo, guardando al passato le macerie non sono proprio trascurabili: «Ne abbiamo avute di occasioni» canta Battiato. Quali? L’elenco sarebbe lungo, ma evidenziamo alcuni punti caldi. Dalle grandi mostre sperimentate a Villa Olmo e poi sfumate, anzi decollate da Como  ed esportate su scala internazionale dall’ex assessore Sergio Gaddi, al Razionalismo come giacimento culturale d’alto lignaggio mai effettivamente sfruttato né a livello di archivi né a livello museale, senza dimenticare i tesori dell’archeologia da mettere in rete, coordinare, e le tante attività del volontariato che non si è mai voluto ascoltare seriamente (perché a far proclami e lanciare idee di tavoli e stati generali sono buoni tutti ma ne abbiamo francamente piene le tasche se poi non ci sono azioni conseguenti). Un orizzonte di occasioni perdute, ma voltiamo pagina e scordiamoci il passato: «Perdendole, non rimpiangerle, non rimpiangerle mai», canta Battiato, perché «ancora un altro entusiasmo ti farà pulsare il cuore, nuove possibilità per conoscersi». Orizzonti tutti da costruire allora quelli della cultura a Como, e tanti fili da riannodare, in una città ricca ma incapace di lavorare in squadra, con coesione, abile spesso solo a pestarsi i piedi l’un l’altro, invidiando le eccellenze altrui invece che farne tesoro per il bene collettivo. Sarà  pedalata, come no. Ma su una ripida salita.

  • Laboratorio per bambini al Museo della Seta

    Laboratorio per bambini al Museo della Seta

    Disegniamo l’Arteè il titolo del laboratorio in programma domani, domenica 31 marzo, dalle ore 15 al Museo della Seta di via Castelnuovo a Como. I bambini e ragazzi saranno guidati all’interno del Museo per scoprire l’affascinante storia del baco da seta, l’intreccio della tessitura e i segreti della tinto stamperia. Al termine della visita, armati di carta, matite colorate e tanta fantasia potranno ridisegnare la collezione museale. Minimo 10 massimo 25 partecipanti, costo 4 euro a bambino. Ingresso ridotto a 7 euro per gli accompagnatori che visiteranno il Museo. Prenotazione obbligatoria all’indirizzo mail:prenota@museosetacomo.comInfo:www.museosetacomo.come al numero di telefono 031-303180. Ultime ore anche per visitare la mostra sui rapporti tra l’arte di Manlio Rho, maestro dell’Astrattismo pittorico comasco e la filiera del tessile lariano.

  • La manodopera che manca e il valore del lavoro

    La manodopera che manca e il valore del lavoro

    di Giorgio Civati

    Quei famosi lavori che gli italiani non vogliono più fare
    esistono davvero? O, magari, è una specie di leggenda? E quella difficoltà nel
    reperire manodopera dell’industria comasca – tessile e legno/arredo ma non solo
    – è realtà? A questa domanda, che ciclicamente si ripropone con reazioni e
    commenti anche opposti, c’è una risposta ufficiale e circostanziata, dati alla
    mano, di Unioncamere che con il rapporto Excelsior conferma la situazione:
    esistono effettivamente figure professionali difficili da reperire. La
    sorpresa, però, è nei profili che scarseggiano.

    Nella sua recente elaborazione della situazione
    occupazionale e delle richieste delle aziende, Unioncamere ha infatti stilato
    una classifica per certi versi inaspettata. La più alta difficoltà di reperimento
    di personale per esempio è per gli insegnanti di arte e materie letterarie: il
    65,6% delle ricerche ha evidenziato difficoltà nel trovare la persona giusta.
    Tra agenti assicurativi, progettisti software, poligrafici, meccanici e molto
    altro, la ricerca segnala categorie anche molto “locali”. Per esempio gli
    operai addetti a macchinari tessili (difficoltà di reperimento a quota 49,8%),
    a riprova che non sono fandonie le difficoltà del made in Como tessile nel
    reperire nuove leve. Operai, val la pena di sottolinearlo. Ovviamente formati,
    specializzati, ma alla base dell’intero processo produttivo.

    La ricerca Excelsior Unioncamere punta con forza
    l’attenzione proprio su questo aspetto: l’industria ha sempre grande bisogno di
    manodopera specializzata, in generale difficile da trovare. Restando a Como e
    al tessile, dunque, il Setificio è ottima cosa e tale resta. Ma “semplici”
    corsi professionali come quello attuati per esempio da Enfapi nelle sue varie
    sedi sono altrettanto importanti, e rappresentano una opportunità di lavoro
    quasi sicura.

    La sfida della formazione appare dunque duplice. Da una
    parte l’alta formazione, magari i master, ma dall’altra parte restano possibili
    percorsi diversi, più basici. E a questo punto entra in gioco un ragionamento
    non solo economico, ma sociale, culturale. E sta tutto in questa domanda: un
    operaio “vale” meno – non in termini di retribuzione – di altre figure? E,
    ancora, un genitore deve spingere un figlio a studiare magari per ritrovarsi
    troppo formato, sottopagato e con una mansione non consona al suo percorso di
    studio? O, invece, puntare su una manualità in via di scomparsa, su una vita in
    fabbrica anziché in ufficio ma ugualmente valida, positiva, soddisfacente?

    Risposte non ce ne sono, o comunque non ne esiste una sola.
    Quel che è certo è che il presente è confuso e il futuro lo sarà ancora di più.
    L’automazione e le intelligenze artificiali cambieranno il modo di lavorare in
    molti settori e per molte mansioni. Intanto, però, le aziende faticano a
    trovare personale.

  • Quando la pianta ti parla nel telefonino. La Fondazione Minoprio a Myplant Garden

    Quando la pianta ti parla nel telefonino. La Fondazione Minoprio a Myplant Garden

    Myplant Gardenalla Fiera di Rho  dal 20 al 22 febbraio, manifestazione giunta alla quinta edizione, promuove tutta la filiera del verde, favorendo la creazione di reti di relazioni e incontri. Qui sarà protagonista la Fondazione Minoprio impegnata su più fronti.  Nel Garden Center New Trend (Pad. 12 stand A47/C48) lo spazio  sarà presidiato dagli studenti dell’Istituto Tecnico e dell’ITS (post diploma) della Scuola di Minoprio che accoglieranno i visitatori, dando le prime informazioni relative al viale centrale e alle isole espositive dei vari prodotti, ricchi di novità. Saranno allestite 6 stanze tematiche e un Green bistrot. L’obiettivo è di far percepire l’importanza di personalizzare il prodotto per creare un’affinità emotiva e creare una stimolazione estetica. E al  parco intelligente Smart Park  (Pad. 20 stand G20 Precision Turf) sarà presentata una applicazione avviata per la prima volta in Italia nel Parco di Minoprio. Il sistema consente all’utente in visita al Parco di ricevere in forma automatica e gratuita sul proprio smartphone delle schede grafiche informative. Saranno le piante a parlare in prima persona, utilizzando informazioni provenienti da sensori. Smart park è il sistema ideale per raccontare parchi pubblici e privati, giardini botanici, riserve naturali, resort e altri progetti verdi in un percorso interattivo. La Fondazione Minoprio sarà poi protagonista della sposizione e premiazione al concorso “I giardini di Myplant Garden” (Pad. 20 Stand C48). Il concorso, alla quarta edizione, organizzato da Myplant e Fondazione Minoprio, aveva quest’anno come tema “Il Giardino di Corte”; 33 i progetti partecipanti; il luogo di studio è stata l’area verde attigua alla sede di Quarto Oggiaro della Fondazione Arché Onlus, nata per prendersi cura di mamme e bambini con disagio sociale e fragilità personale, con l’obiettivo di accompagnarli nella costruzione di progetti di autonomia. Nell’autunno 2019 il progetto vincitore sarà realizzato anche con l’ausilio di un gruppo di studenti di Minoprio coordinati dall’Arch. Manuela Strada.Premiazione: nello stesso stand espositivo mercoledì 20 febbraio alle ore 14.30.Nello stand uno spazio sarà dedicato agli ex allievi della Scuola di Minoprio, che lo potranno usare come luogo di incontro e scambio di esperienze e idee. E in Piazza della Decorazione (Pad 12 Stand F01) anche quest’anno le attività del Decor District di Myplant sono coordinate dalla Fondazione Minoprio; si consolida la collaborazione con IFDA Italian Fashion & Design Academy e si consolida il legame fra moda e floral design. Il tema di quest’anno: “Mille note colorate, 8 musiche per 8 atmosfere indimenticabili”; Floral e Fashion Designer dovranno presentare pezzi unici, abiti di Design e accessori floreali. Il Fashion Show si intitolerà “Flow”.I floral designer impreziosiscono uno stand con installazioni floreali di impatto e dimostrazioni “on the stage” sulle tecniche utilizzate per le composizioni floreali ispirate ai trend più attuali. Coordinamento tecnico a cura di Rudy Casati (direzione artistica) e Marco Introini (Resp. Tecnico) di Fondazione Minoprio. Le scuole di arte floreale coinvolte sono italiane e straniere. Il tema della partecipazione di Fondazione Minopro / Floral Italian Style . It: Mission Gabriel’s Oboe Morricone. Orari della manifestazione: 20 e 21 febbraio dalle 9 alle 18; venerdì 22 febbraio dalle 9 alle 17. Info:eventi@fondazioneminoprio.it.

  • Incidente aereo a Verzago: un aliante finisce tra gli alberi

    Incidente aereo a Verzago: un aliante finisce tra gli alberi

    Incidente aereo a Verzago (nella foto d’archivio) poco dopo mezzogiorno di ieri. Un aliante è arrivato lungo sulla pista, finendo tra gli alberi. Il pilota, un 64enne, è comunque riuscito a lasciare da solo il velivolo. Soccorso dal 118, è stato trasportato in codice verde all’ospedale di Cantù.

  • Il tempo scorre veloce, viviamolo con pienezza

    Il tempo scorre veloce, viviamolo con pienezza

    di Mario Guidotti

    Anche voi ricordate in gioventù pomeriggi interminabili come
    nella canzone “Azzurro” di Celentano? Vacanze estive che non finivano mai? E
    poi anni scolastici eterni, Natali inarrivabili. Ora in un attimo è già
    nuovamente estate, e poi è subito il 25 dicembre. Perché allora il tempo non
    passava mai ed ora che siamo (quasi) vecchi il tempo vola ed è inafferrabile? È
    evidente che il tempo fisico non è quello della mente. L’Umanità se lo chiede
    da sempre. In realtà il passare delle ore, dei giorni, degli anni è sempre
    uguale, cambia totalmente la nostra percezione. Una volta uno disse:  “Il tempo è come un tubo di carta che si
    srotola, all’inizio va lentamente, alla fine gira velocissimo”.

    La filosofia se ne era occupata nell’800 tramite Paul Janet,
    professore alla Sorbona e seguace di Hegel, che affermava come il passare del
    tempo sia elaborato nella nostra mente in proporzione inversa alla lunghezza
    della vita vissuta fino a quel momento. È così che per un ragazzino di 10 anni
    un giro del calendario è un decimo della propria esistenza, mentre per un
    adulto è un cinquantesimo, un sessantesimo e così via.

    Ora giunge un’interpretazione scientifica. Ce l’ha fornita
    Adrian Bejan, professore di ingegneria meccanica della Duke University, e che
    ha studiato al MIT. Secondo la propria pubblicazione, comparsa lo scorso 18
    marzo sull’European Review della Cambridge University Press, la differenza  tra percezione del tempo in gioventù e
    senilità starebbe nelle diversa velocità (o lentezza, indovinate voi quando
    l’una o l’altra) con cui le immagini vengono elaborate e percepite nel cervello
    umano. Il tempo è dato dalle stimolazioni neuronali, tante e veloci in giovane
    età, lente nell’età avanzata, come la corsa, la digestione (quando c’è ancora),
    l’udito, la memoria. È così che il cervello giovane riceve ed elabora più
    immagini durante una giornata, mentre le persone anziane visualizzano un minor
    numero di immagini nella stessa durata di tempo.

    Questo dipende dalla velocità di movimento degli occhi, che
    acquisiscono più informazioni e le depositano nel cervello, più libero di reti
    neuronali e circuiti tra le stesse. Poi col tempo il numero di circuiti
    cerebrali aumenta, ed è proprio questo che ne rallenta lo sviluppo di nuovi.
    Questo spiegherebbe anche il motivo per il quale sono molto più ricchi i
    ricordi di eventi giovanili che senili, perché appunto abbiamo la percezione di
    un vissuto più pieno e più lungo di eventi. Sarebbe quindi l’elaborazione delle
    immagini che porterebbe a modificare il senso, accelerato o rallentato, del
    tempo.

    In sintesi le lancette di un orologio corrono ugualmente per
    tutti, ma in un attimo, per dirla come Enzo Biagi, “è già sera”, riferito alla
    giornata e alla vita intera. Visto però che tutti lo sappiamo e l’Umanità se lo
    racconta da sempre, sforziamoci di non dare importanza a quanto veloce si
    svolga la vita, ma a quanto e come la riempiamo e diamo quindi un senso alla
    stessa.

  • Il Coro del Teatro alla Scala  in Duomo. Concerto di musica sacra il 10 aprile in diretta su Etv. Evento promosso dalla Bcc Brianza e Laghi

    Il Coro del Teatro alla Scala in Duomo. Concerto di musica sacra il 10 aprile in diretta su Etv. Evento promosso dalla Bcc Brianza e Laghi

    Evento musicale e spirituale al tempo stesso nel cuore della Diocesi di Como.Mercoledì 10 aprile alle ore 20.30 la Basilica Cattedrale di Como ospiterà un evento culturale di straordinaria rilevanza per la città.Il Coro e il Coro di Voci Bianche del Teatro alla Scala di Milano si esibiranno in un Concerto di Musica Sacra, diretti dal maestro Bruno Casoni. In programma le Litanies à la Vierge Noire di Francis Poulenc, il Requiem, Op.9 di Maurice Duruflé e la Missa Papae Pauli dedicata a Paolo VI di Luciano Chailly, padre del celebre direttore d’orchestra Riccardo Chailly.L’evento è a ingresso libero fino ad esaurimento posti. I primi due brani saranno trasmessi in diretta sul digitale terrestre da Espansione Tv. Sia “Corriere di Como” che Espansione Tv sono media partner dell’evento che è stato promosso dalla Banca di Credito Cooperativo Brianza e Laghi, istituto di credito da sempre attento al sostegno della cultura e alla valorizzazione del proprio territorio.L’importante evento culturale vede la disponibilità della Basilica Cattedrale grazie al Capitolo dei Canonici della stessa e al Maestro di Cappella don Nicholas Negrini.Bruno Casoni, attuale Maestro del Coro, fine musicista e sapiente conoscitore di voci, anche bianche, consolida con una grande disciplina ritmica, e con uno speciale lavoro di “costruzione dello strumento”, quel tipico suono da palcoscenico operistico, potente e struggente allo stesso tempo, che impressiona pubblico e critici di ogni parte del mondo.Il Coro di Voci Bianche raccoglie l’eredità dello storico coro costituito nel 1984 dal Teatro alla Scala, affidato nel corso degli anni alla direzione di Gerhard Schmidt-Gaden, Nicola Conci e, dal 1993 a oggi, a Bruno Casoni.

  • Giorgia Palmas e la foto con il Lago di Como sullo sfondo

    Giorgia Palmas e la foto con il Lago di Como sullo sfondo

    “Panorami che solo l’Italia sa regalare”. Trasferta lariana per la conduttrice Giorgia Palmas – già velina di Striscia la Notizia tra 2003 e 2004 oltre che presentatrice di numerose trasmissioni – che non ha perso l’occasione per farsi immortalare con lo sfondo del Lago di Como e per pubblicare lo scatto su Instagram con il commento sopra citato.