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  • Giro di Lombardia e Gran Fondo:  ciclismo d’alto livello sul Lario

    Giro di Lombardia e Gran Fondo: ciclismo d’alto livello sul Lario

    Partenza da Bergamo e gran finale sul lungolago di Como: ritorna il grande ciclismo sulle strade del Lario con uno tra gli eventi più famosi per chi ama lo sport del pedale.Il 13 ottobre, infatti, terminerà in piazza Cavour la 112esima edizione del Giro di Lombardia, presentata ieri mattina a Villa Olmo, la dimora che nei giorni della kermesse sarà la base logistica della gara organizzata da Rcs Sport.La “corsa delle foglie morte”, ultima “classica-monumento” della stagione, ricalca il percorso del 2017, con una modifica nel finale, dovuta alla chiusura della Valfresca.Tra gli intervenuti alla presentazione, Mauro Vegni, direttore ciclismo Rcs Sport, Stefano Allocchio, direttore di gara e Andrea Trabuio, di Rcs Active Team. Al loro fianco, l’assessore regionale allo sport Martina Cambiaghi e quello di Como, Marco Galli (che ha portato il saluto del primo cittadino Mario Landriscina, «forzatamente assente», è stato spiegato). Tra gli ospiti, il questore di Como, Giuseppe De Angelis.Il percorso del “Lombardia”, come detto, ricalca quello del 2017. Partenza da Bergamo, transito nel Lecchese e fasi decisive nel Comasco. La prima salita da affrontare nel Triangolo Lariano è quella del Ghisallo, il colle sacro dei ciclisti; subito dopo il durissimo Muro di Sormano. Superata la Colma si scenderà a Nesso per proseguire fino all’ingresso di Como dove verrà affrontato il colle di Civiglio.Al rientro in città nel 2017 si scalava la Valfresca verso San Fermo della Battaglia; ora, invece, per la frana che blocca la strada, si proseguirà da via Nino Bixio fino alla rotatoria di via Camozzi dove si incontrerà la discesa del percorso originario, via Bellinzona. Da qui l’arrivo, come lo scorso anno sul Lungo Lario Trento e Trieste e l’apoteosi in piazza Cavour: un traguardo dove in tempi recenti hanno trionfato assi del calibro di Paolo Bettini, Damiano Cunego, Philippe Gilbert e Vincenzo Nibali, primo nel 2015 e nel 2017. Di fatto la corsa sarà la rivincita del Mondiale di Innsbruck del 30 settembre.«Questo è uno degli eventi più belli di tutto il panorama ciclistico internazionale – ha detto Mauro Vegni – La sfida sarà su un percorso vario e impegnativo, che ha sempre premiato grandi campioni, con la conclusione sul Lago di Como, in posti che tutto il mondo ci invidia».Una manifestazione ad altissimo tasso di visibilità: «Ci saranno 185 Paesi collegati – ha aggiunto il direttore ciclismo di Rcs Sport – con una audience totale di 7,4 milioni di persone e grande evidenza anche attraverso i principali “social”».Il contratto firmato con Como e Bergamo vale solo per il 2018. Per l’anno prossimo si vedrà, anche perché nella città orobica sono previste le elezioni amministrative e in teoria chi subentrerà potrebbe anche non essere interessato. Per ora si naviga a vista con l’unico pensiero all’edizione del prossimo 13 ottobre.Il giorno dopo il “Lombardia” andrà invece in scena l’omonima Gran fondo, che scatterà da Como e si chiuderà a Civiglio, per non impattare troppo sulla città: a un mese dal via, gli iscritti sono già pari a quelli dello scorso anno, circa 1.400, con il 47% di stranieri. In queste ultime settimane ci sarà dunque un incremento, con numeri ancora più importanti.Ieri ne ha parlato Andrea Trabuio, responsabile Mass Events di Rcs Sport. «Le premesse sono molto buone e le iscrizioni sono ancora aperte – ha sottolineato – Siamo fiduciosi anche per questa competizione che avrà un impatto importante anche sotto il profilo delle presenze in città in quei giorni».Sull’importanza del “Lombardia” non solo da un punto di vista sportivo, ma anche per la promozione del territorio e del turismo si sono soffermati gli assessori Marco Galli e Martina Cambiaghi.Non ha nascosto la sua soddisfazione Paolo Frigerio, che con l’associazione CentoCantù coordina il comitato locale, che gestirà anche l’hospitality sulla motonave “Orione”, ancorata davanti a piazza Cavour. «Grazie a Rcs Sport e a Mauro Vegni, che ci ha dato fiducia e ancora una volta ha creduto nelle potenzialità di Como».Non mancheranno ulteriori eventi legati alla gara: dopo la corsa, alle 18.30, sempre a Como sarà ospitata la premiazione del Premio Vincenzo Torriani, con grandi nomi legati al ciclismo. Al venerdì, invece, al Museo del Ghisallo, è in programma un incontro con l’ex corridore Johan Museeuw, iridato ’96 a Lugano.

  • Giro di Lombardia: al via anche il comasco Davide Ballerini

    Giro di Lombardia: al via anche il comasco Davide Ballerini

    Si avvicina il Giro di Lombardia, la “classica” di ciclismo che sabato 13 ottobre vivrà il suo epilogo in piazza Cavour a Como. Al via anche il Professionista comasco Davide Ballerini, portacolori del team Androni-Sidermec, che è in un ottimo momento di forma. Pochi giorni fa ha infatti vinto il Trofeo Pantani a Cesenatico e il Trofeo Matteotti. Nella prossima stagione Ballerini passerà in una squadra top come il Team Astana.Ma al “Lombardia” potrebbe essere un protagonista, come spiega il suo attuale team manager Gianni Savio. «Ballerini ha talento, per forza di cose conosce bene le strade del “Lombardia” ed è in grande forma – afferma – Tutti elementi che contano, soprattutto in una gara così difficile che arriva alla fine della stagione».

  • Giro di Lombardia 2018, pronte due alternative per il percorso dopo la chiusura della ValFresca. Oggi incontro in Comune

    Giro di Lombardia 2018, pronte due alternative per il percorso dopo la chiusura della ValFresca. Oggi incontro in Comune

    Giovedì prossimo la presentazione ufficiale del Giro di Lombardia 2018, ieri, con la certezza della chiusura della Val Fresca, summit d’urgenza in Comune per decidere dove far passare i ciclisti.Al tavolo l’assessore allo Sport Marco Galli, quello al Turismo Simona Rossotti e Mauro Vegni, direttore ciclismo di Rcs Sport.Due ore di confronto per superare di slancio le difficoltà di sostituire, a pochi giorni dal via, uno dei passaggi potenzialmente decisivi del Lombardia.

    «In effetti è necessario trovare un’alternativa altrettanto valida – spiega Mauro Vegni – E dobbiamo farlo nel minor tempo possibili. Questo per dare la possibilità ai ciclisti di capire come si modificherà il tracciato. Da professionisti infatti tutti avranno già elaborato strategie di gara da adottare tenendo ovviamente in considerazione la ValFresca, quale possibile trampolino di lancio, ad esempio. Ecco perchè è indispensabile dare lor immediata notizia dei mutamenti». E sul tavolo ci sono due alternative percorribili per la gara ormai imminente. Una, che manterrebbe inalterata la “durezza” del Giro di Lombardia dovrebbe prevedere di imboccare la salita di via Cardano – sempre nelle zone circostanti senza dunque stravolgere il percorso e lunga quanto la ValFresca- per poi ricollegarsi al tracciato e andare verso la chiusura. Una salita che presenta tratti al 10% di pendenza. La seconda ipotesi che però sarebbe molto meno spettacolare benchè più semplice ai fini dell’organizzazione della gara e della gestione, prevederebbe invece di imboccare via Bixio per poi scendere da via Bellinzona e andare all’arrivo. Adesso i due progetti sarebbero in mano agli organizzatori che dovranno decidere nei prossimi giorni, prima della presentazione ufficiale della gara prevista la prossima settimana.La presenza di Mauro Vegni in città ha ovviamente anche riportato d’attualità la possibilità – decisamente concreta – di veder tornare il Giro d’Italia a Como.«L’opzione è sempre sul tavolo. Ne stiamo parlando per capire le reali possibilità di fare tappa in città – ha ribadito il direttore Vegni – manca ancora del tempo alla presentazione ufficiale del prossimo Giro d’Italia e quindi tutto è ancora in fase di attenta analisi e definizione. Oggi però ci siamo necessariamente concentrati sui problemi di percorso dell’imminente giro di Lombardia che vanno risolti tempestivamente».

  • Giovedì visite guidate della Pro Caglio alla chiesa di Santa Valeria

    Giovedì visite guidate della Pro Caglio alla chiesa di Santa Valeria

    Giovedì 9 agosto la chiesetta di Santa Valeria, nel parco di Villa Giuliani, apre eccezionalmente al pubblico con le visite guidate gratuite organizzate dalla Pro Caglio. Sarà un’occasione unica per ammirare questo piccolo gioiello di architettura medievale (nella foto), all’interno di una proprietà privata. Pur essendo situata nel territorio del comune di Sormano, dal punto di vista religioso la chiesa è sempre appartenuta alla parrocchia di Caglio.

    In stile romanico puro, la chiesa – dedicata ai santi Valeria e Vitale – è interamente in pietra all’esterno, mentre l’interno conserva un pregevole affresco del 1300, la “Madonna del Latte con Santa Valeria e due infanti”, i suoi figli gemelli Gervaso e Protaso, santi martiri ai quali è intitolata l’attuale parrocchiale di Caglio. L’affresco era in passato meta di pellegrinaggi da parte delle donne che non riuscivano ad avere figli. Notevole, infine, l’imponente campanile di pietra, fatto costruire nel 1584 dall’arcivescovo di Milano San Carlo Borromeo, che donò la campana, ancora perfettamente funzionante.

    Orari di visita: 15.30, 16.15 e 17. Prenotazione obbligatoria alla Pro Caglio. Info: 031.667378 o 347.9893170.

  • Giovedì una riunione decisiva per decidere il futuro di Villa Olmo

    Giovedì una riunione decisiva per decidere il futuro di Villa Olmo

    Villa Olmo, quale dovrà essere il miglio modello di gestione? Interrogativo che potrebbe avere una prima, importante risposta giovedì prossimo. Giorno in cui l’assessore alla partita, Marco Butti incontrerà “Struttura Srl”, la società di Roma che lo scorso 19 giugno aveva presentato alla giunta una prima relazione sulla sostenibilità economica dei vari modelli di gestione della villa.«Abbiamo raccolto materiale e analizzato la situazione nel dettaglio così da poterci confrontare e discutere con gli esperti di Struttura e capire, insieme, quale strada sarà utile imboccare per approcciare il delicato tema della gestione di villa Olmo», spiega l’assessore Butti. Va ricordato che nella prima relazione, la società Struttura suggeriva al Comune, quale modello vincente per Villa Olmo, la “Fondazione di partecipazione”, ossia un soggetto pubblico-privato che ha la caratteristica «di coinvolgere soggetti diversi dal fondatore e la previsione di un eventuale organo assembleare». E nell’incontro del prossimo giovedì «si approfondirà, tra i vari temi, anche quello relativo proprio alla costituzione di una fondazione», conclude Marco Butti.

  • Giovedì porte aperte all’asilo Sant’Elia di Giuseppe Terragni

    Giovedì porte aperte all’asilo Sant’Elia di Giuseppe Terragni

    Porte aperte giovedì prossimo all’asilo Sant’Elia di Como, l’opera razionalista progettata dall’architetto Giuseppe Terragni nel 1935 e realizzato a cavallo tra gli anni 1936-1937.Nell’ambito della collaborazione tra Archivio Terragni e Comune di Como, il 19 luglio, a partire dalle ore 18, l’asilo sarà aperto a tutti, in particolare ai bambini, in occasione dell’inaugurazione (alle ore 20) della mostra dedicata alle opere dei diciotto giovani artisti, provenienti da diverse nazioni del mondo, che hanno partecipato al “Laboratorio Aperto”, concorso internazionale d’arte organizzato dalla Fondazione Ratti. La rassegna resterà aperta solo 24 ore.Sarà l’occasione per poter visitare l’asilo intitolato ad Antonio Sant’Elia, all’angolo tra via dei Mille e via Alciato, un capolavoro dell’architettura razionalista.

  • Giovedì il rapper Ernia ospite a Como

    Giovedì il rapper Ernia ospite a Como

    Il popolare rapper Ernia, giovedì 20 Settembre, sarà felice di incontrare tutti i suoi fan in Lombardia per un doppio appuntamento: prima a Como alle 15 presso Frigerio dischi, successivamente a Arese alle ore 18 presso Mondadori di via Giuseppe Luraghi, dove presenterà il suo ultimo progetto discografico: l’album “68” su etichetta Thaurus/Island Records.

    Tra i più apprezzati e seguiti rapper della nuova generazione, Matteo Professione in arte Ernia, a distanza di un anno dal precedente progettoCome uccidere un usignolo/67e dopo il successo del relativo tour torna  con un nuovo lavoro prodotto per la maggior parte insieme a Marz e registrato a Milano negli studi di Thaurus. Il disco, ricco di suggestioni musicali fonde sonorità rap, black, funk, trap, melodie vocali.

  • Giovani vandali danneggiano uno stabile a Lenno

    Giovani vandali danneggiano uno stabile a Lenno

    Due minorenni di 16 anni e un terzo ragazzo appena maggiorenne (18 anni compiuti da poco) sono stati denunciati dai carabinieri della compagnia di Menaggio con l’accusa di danneggiamenti e violazione di domicilio.

    La vicenda finita poi sul tavolo dei militari dell’Arma, risale alla sera di giovedì quando una “gazzella” di pattuglia nella zona di Lenno, è intervenuta all’interno di uno stabile in via Armando Diaz dove una volta era attiva una fabbrica. Tre giovani infatti avevano attirato l’attenzione infrangendo i vetri del caseggiato utilizzando sassi e ogni altri tipo di oggetto trovato sul posto.

    I carabinieri sono intervenuti bloccando i tre giovani identificandoli, per poi segnalare l’accaduto ai tribunali competenti in base all’età. Due infatti sono risultati essere minorenni, di appena 16 anni. Il terzo solo da poco era diventato maggiorenne.

  • Giovani e Formula 1: 24 ragazzi comaschi alle prove libere di Monza

    Giovani e Formula 1: 24 ragazzi comaschi alle prove libere di Monza

    Sono 24 i ragazzi comaschi che, dopo aver partecipato a un concorso della Regione Lombardia, hanno potuto assistere oggi dal vivo alle prove libere del Gran Premio di Formula 1 di Monza.

    La pioggia non ha scoraggiato alcuno dei 300 studenti vincitori del biglietto messo in palio da Palazzo Lombardia. Ad accoglierli, al monumento dedicato a Manuel Fangio, anche l’ex pilota comasco di Formula 1, Davide Valsecchi.

    Le richieste di biglietti giunte in Regione erano state 1.650. Soltanto 300 però, come detto, i fortunati ai quali è stato consegnato anche un secondo pass per un accompagnatore: 193 ragazzi e 107 ragazze provenienti da tutte le province lombarde (Milano 76, Monza e Brianza 52, Bergamo 44, Varese 25, Como 24, Brescia 23, Lecco 15, Cremona 11, Pavia 9, Lodi 8, Mantova 7, Sondrio 6).

  • Giovane pastore morto in montagna. Autopsia prima dell’ultimo saluto

    Giovane pastore morto in montagna. Autopsia prima dell’ultimo saluto

    L’autopsia, disposta dalla Procura di Como, permetterà di fare piena luce sul tragico incidente in alta montagna costato la vita a Luca Rivadossi, 25enne di Cantù caduto in un dirupo sui monti di Dosso del Liro, in Altolago, mentre seguiva alcune pecore che si erano staccate dal gregge, per cercare di recuperarle.Il pubblico ministero, Simona De Salvo, ha disposto l’accertamento, anche se ci sono pochi dubbi sulla dinamica della tragedia.Il giovane pastore era da solo, quando, camminando sulla montagna, è probabilmente scivolato cadendo in un dirupo, in un punto descritto come «molto impervio e pieno di rocce» dagli uomini del Soccorso Alpino, che giovedì hanno individuato il corpo, purtroppo ormai senza vita, di Luca.Proprio il cane di Rivadossi ha aiutato gli operatori a ritrovare il 25enne. Era rimasto nella zona dell’incidente e ha abbaiato quando i soccorritori si sono avvicinati.Le ricerche di Luca erano iniziate mercoledì, quando il collega, non vedendolo rientrare dal pascolo attorno a mezzogiorno come avevano concordato, e non riuscendo a mettersi in contatto con lui, ha dato l’allarme.Le operazioni di soccorso hanno coinvolto numerose squadre dei vigili del fuoco lariano e del Soccorso Alpino, che hanno lavorato anche con gli elicotteri in tutta la zona.Impegnati nelle operazioni di ricerca anche i carabinieri della compagnia di Menaggio, in contatto costante con le autorità svizzere, visto che la zona dei monti sopra Dosso del Liro è al confine tra Italia e Confederazione Elvetica.Il collega di lavoro di Luca Rivadossi ha spiegato ai soccorritori quali fossero le zone nelle quali il 25enne canturino abitualmente accompagnava il gregge. Una descrizione che ha permesso di restringere il campo delle ricerche, ulteriormente circoscritto poi quando è stato trovato il cane di Luca Rivadossi.Il corpo del giovane è stato avvistato e poi recuperato in località Alpe Bragheggio, a circa 1.600 metri di quota.Ieri l’autopsia, poi familiari e amici potranno stringersi nell’ultimo abbraccio a Luca.Nonostante avesse scelto una vita tra la natura e perlopiù solitaria, quantomeno per tante ore al giorno, Luca Rivadossi, di carattere solare e aperto, aveva molti amici ed era attivo anche sui social network. Il suo profilo Facebook, dalla drammatica notizia della scomparsa, si è riempito di messaggi di cordoglio da parte degli amici, che hanno commentato con dolore le immagini felici del pastore al lavoro, in compagnia dei suoi fedeli cani e delle sue pecore.