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  • Corona ricoverato in reparto psichiatria ospedale Milano

    Corona ricoverato in reparto psichiatria ospedale Milano

    (ANSA) – MILANO, 11 MAR – E’ stato ricoverato nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Niguarda di Milano Fabrizio Corona, che in tarda mattinata, dopo la notizia del provvedimento che ha disposto il suo ritorno in carcere, ha dato in escandescenza, si è ferito lievemente alle braccia, ha reagito e urlato contro gli agenti e ha spaccato un vetro dell’ambulanza. Rimarrà ricoverato, a detta dei suoi legali, almeno per stanotte e probabilmente anche “per qualche giorno”. E’ piantonato dalla polizia e da agenti di polizia penitenziaria del carcere di Opera dove sarà trasferito, quando potrà lasciare l’ospedale, come deciso dal sostituto pg Antonio Lamanna. “Fabrizio resta ricoverato qualche giorno – ha detto l’avvocato Ivano Chiesa – meno male che sta bene, sono allibito per un provvedimento profondamente ingiusto e sbagliato che colpisce un uomo certo non pericoloso e che stava seguendo un percorso di cura. E’ un giorno triste per la giustizia italiana”. (ANSA).

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  • Corona: giudici, deve tornare in carcere

    Corona: giudici, deve tornare in carcere

    (ANSA) – MILANO, 11 MAR – Fabrizio Corona deve tornare in carcere. Lo ha deciso il tribunale di Sorveglianza di Milano revocando il differimento pena in detenzione domiciliare e, come ha spiegato il suo legale Ivano Chiesa, l’ex agente fotografico “appena glie lo ho comunicato, si è ferito ai polsi”. Corona ha pubblicato su Instagram un video con il volto sporco di sangue in cui attacca i magistrati, in particolare il presidente del collegio della Sorveglianza Marina Corti e il sostituto pg Antonio Lamanna. “Quando gliel’ho comunicato si è ferito ai polsi – ha detto Chiesa – ora sono qua con lui e abbiamo chiamato l’ambulanza”. Dopo l’udienza di lunedì scorso nella quale Corona aveva chiesto ai giudici di non farlo tornare “all’inferno”, ossia in carcere, il collegio ha accolto la richiesta del sostituto pg Lamanna di revocare il differimento pena in detenzione domiciliare per l’ex ‘re dei paparazzi’ per una serie di violazioni delle prescrizioni, tra cui le comparsate in tv e l’uso dei social network, da cui sono scaturite denunce a suo carico per diffamazione e minacce. Lo stesso giudice Marina Corti, che presiedeva anche il collegio della Sorveglianza, aveva già proposto la revoca del differimento pena che gli era stato concesso nel dicembre 2019 per una “patologia psichiatrica”. (ANSA).

  • Consigliere comunale ucciso nel Napoletano:riaperte indagini

    Consigliere comunale ucciso nel Napoletano:riaperte indagini

    (ANSA) – NAPOLI, 11 MAR – La Procura di Napoli ha riaperto le indagini sull’omicidio di Sebastiano Corrado, il consigliere comunale del Pds 45enne assassinato l’11 marzo 1992 a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli. Del caso si stanno occupando il sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli Giuseppe Cimmarotta e il procuratore Giovanni Melillo. Il raid scattò nel primo pomeriggio in strada, mentre il consigliere stava tornando a casa dopo essere uscito dall’ospedale. In azione entrarono due sicari in sella a uno scooter che spararono più volte contro Corrado. Un omicidio dalle tipiche modalità camorristiche, secondo l’ipotesi investigativa dell’epoca, commesso per ritorsione nell’ambito della presunta gestione illecita degli appalti che ruotavano intorno all’ospedale San Leonardo di Castellammare. Gli investigatori ipotizzarono, sempre all’epoca, che a decidere la morte di Corrado fossero stati i vertici del clan D’Alessandro. Al momento sono sconosciute le identità degli esecutori materiali del delitto. (ANSA).

  • Congo: Usa, Adf organizzazione terroristica legata all’Isis

    Congo: Usa, Adf organizzazione terroristica legata all’Isis

    (ANSA) – WASHINGTON, MAR 11 – Gli Usa hanno definito la milizia Adf, sospettata di aver ucciso centinaia di civili nella parte orientale della repubblica democratica del Congo, una “organizzazione terroristica straniera” legata all’Isis. Lo rende noto il dipartimento di Stato. Adf è uno dei numerosi gruppi ribelli che operano nella Repubblica democratica del Congo orientale, area ricca di risorse minerarie in cui il governo e le forze dell’Onu combattono da tempo per portare stabilità. Secondo quanto riferito da un rapporto dell’Onu, Adf ha ucciso centinaia di civili da quando l’esercito congolese ha lanciato un’offensiva contro i ribelli alla fine del 2019. (ANSA).

  • Congo: il carabiniere tentò di salvare l’ambasciatore

    Congo: il carabiniere tentò di salvare l’ambasciatore

    (ANSA) – ROMA, 10 MAR – Non è stato fuoco amico ad ucciderli. E’ il tassello di certezza da cui parte l’indagine della Procura di Roma che sta tentando di chiarire tutti gli aspetti relativi alla morte dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci, morti in Congo il 22 febbraio scorso. I pm di piazzale Clodio stanno analizzando l’attività istruttoria svolta dai carabinieri del Ros a Kinshasa che per cinque giorni ha raccolto una serie di testimonianze a cominciare da chi quel giorno era con i due italiani sulla strada nella zona nord-est del Paese africano, nell’area del Parco di Virunga. Gli investigatori, negli uffici dell’ambasciata italiana, hanno ascoltato in primo luogo Rocco Leone, vicedirettore del Pam Congo, e sopravvissuto al blitz dei sequestratori. Il testimone ha di fatto confermato quanto emerso dai primi risultati delle autopsie svolte a Roma. L’ambasciatore e il carabiniere sono morti nel corso di “un intenso conflitto a fuoco” e raggiunti dagli spari della banda che aveva tentato di sequestrarli. “Iacovacci – hanno sostanzialmente affermato i testi ascoltati – è intervenuto per tentate di portare via l’ambasciatore dalla linea del fuoco nella sparatoria tra sequestratori e Rangers intervenuti. A quel punto gli assalitori avrebbero sparato nella direzione dei nostri connazionali”. Non è stata quindi una esecuzione sommaria, ma un furioso scontro a fuoco. L’attività istruttoria svolta a Kinshasa si è avvalsa della collaborazione della Farnesina e di Onu e Pam. (ANSA).

  • Como femminile: Fabio Calcaterra nuovo allenatore

    Como femminile: Fabio Calcaterra nuovo allenatore

    Dopo l’esonero dell’argentino Pablo Wergifker e del suo vice Daniel Stremiz il Como femminile – formazione di serie B di calcio femminile – ha affidato la conduzione tecnica della prima squadra a Fabio Calcaterra.

    Il nuovo allenatore delle biancoazzurre – nato a Magenta nel 1965 – vanta un lungo passato nel calcio professionistico, prima come giocatore (in A e B con le maglie di Inter, Lazio, Bari e Cesena) e poi come tecnico e dirigente. L’ultimo suo incarico alla Sampdoria, quale responsabile del settore giovanile.

    La squadra lariana è al secondo posto in serie B, alle spalle del Pomigliano e alla pari con Tavagnacco e Cesena. Dopo una serie di risultati non positivi, che hanno vanificato una buona partenza, la scelta di cambiare la guida. L’esordio di Calcaterra il 21 marzo a Ponte Lambro per la sfida contro le venete del Cittadella.

  • Cina: ok Parlamento potere veto scelta candidati Hong Kong

    Cina: ok Parlamento potere veto scelta candidati Hong Kong

    (ANSA) – PECHINO, 11 MAR – Il Parlamento cinese ha approvato oggi quasi all’unanimità un progetto che prevede modifiche al sistema elettorale di Hong Kong, inclusi piani di concedere a Pechino poteri di veto sulla selezione dei candidati: l’iniziativa rientra nella campagna avviata per eliminare il dissenso e garantire un governo “patriottico” nell’ex colonia dopo le grandi manifestazioni democratiche del 2019. Solo un membro dell’Assemblea nazionale del popolo ha votato conto il progetto. (ANSA).

  • Ciclismo, Tirreno: tappa ad Alaphilippe, Van Aert resta leader

    Ciclismo, Tirreno: tappa ad Alaphilippe, Van Aert resta leader

    (ANSA) – ROMA, 11 MAR – Il campione del mondo Julian Alaphilippe ha vinto la 2/a tappa della 56/a Tirreno-Adriatico di ciclismo, disputata da Camaiore (Lucca) a Chiusdino (Siena) e lunga 202 chilometri. Il francese, con il tempo di 5h01’32″, ha preceduto sul traguardo l’olandese Mathieu Van der Poel e il belga Wout Van Aert. Quarto lo sloveno Tadej Pogacar, vincitore del Tour de France nel 2020. Primo degli italiani sul traguardo, l’abruzzese Giulio Ciccone, che ha ottenuto la 10/a piazza. Nella nuova classifica generale della corsa organizzata da Rcs Sport guida Van Aert, vincitore della tappa di ieri, con il tempo di 8h37’35″, davanti ad Alaphilippe, secondo a 4″, e a Van der Poel, terzo a 8″. Primo degli italiani è Andrea Vendrame, 6/o con un distacco di 14″ dalla vetta. Domani la ‘Corsa dei due mari’ si sposterà dalla Toscana all’Umbria, con la 3/a tappa, da Monticiano (Siena) a Gualdo Tadino (Perugia), lunga 219 chilometri. (ANSA).

  • Chiasso e la sua nuova “Cerniera”: la speranza si chiama tessile

    Chiasso e la sua nuova “Cerniera”: la speranza si chiama tessile

    Ha un nome che è tutto un programma, “Cerniera”, il futuro polo della moda a Chiasso e lo firmerà lo studio Boltas Bianchi Architetti di Agno. Si tratta della nuova sede del centro professionale del Tessile di Chiasso destinato a diventare il nuovo polo di riferimento per la formazione nella moda e del tessile che sorgerà lungo l’asse ferroviario di collegamento tra Svizzera e Italia, in corrispondenza e in relazione con la stazione di Chiasso.Lo studio guidato dall’architetto Lucas Boltas con Matteo Valente e Martino Pasqua, che ha vinto il concorso indetto nel 2019 per la realizzazione dell’opera, ha deciso di chiamare “Cerniera” il centro anche perché interagisce con i percorsi pedonali e le piazze presenti lungo il corso San Gottardo, ponendosi in naturale continuità con essi.

    Un simbolo al quadrato per una città a sua volta cerniera tra l’Italia e la Svizzera come Chiasso. Il progetto è stato di recente illustrato da una rivista comasca, la brianzola “Canturium” diretta dall’architetto Tiziano Casartelli. Si legge sull’ultimo numero a proposito di questo progetto: «Localizzata su un’area di 4.250 metri quadrati accanto alla stazione ferroviaria, uno dei punti strategici della cittadina elvetica, a poche centinaia di metri dal confine italiano, la nuova sede del Centro Professionale Tecnico del Tessile di Chiasso disporrà di spazi didattici, laboratori, locali amministrativi e di servizio, a cui si aggiungeranno 245 posti auto destinati alle ferrovie, alla cittadinanza e all’istituto scolastico».

    Ne abbiamo parlato con il sindaco di Chiasso, Bruno Arrigoni. «A fine 2020 – dice il primo cittadino della località di confine – è stato scelto il progetto definitivo, denominato “Cerniera”, elaborato dallo studio di architettura Boltas Bianchi Architetti di Agno. La scuola cantonale sarà ubicata nel comparto della stazione e dovrebbe aprire a inizio 2025. La posizione è ideale, essendo accanto alla stazione è facilmente raggiungibile per gli studenti di tutto il cantone. È da anni che se ne parla e finalmente ora il progetto è partito. Un punto fondamentale per la scelta di Chiasso è stata la vicinanza con Milano, capitale della moda».

    Cogliamo l’occasione della nascita di “Cerniera” per parlare con Arrigoni di frontalierato e mercato del lavoro. «Chiasso e Como hanno sempre avuto rapporti di lavoro. Il frontaliere è sempre stata una figura ben voluta e apprezzata – dice il sindaco – Oggi, invece, in alcuni settori la nostra popolazione vede nel frontaliere un concorrente per il posto di lavoro. Il tessuto economico del Basso Mendrisiotto ha risentito parecchio negli ultimi anni con la perdita di parecchi posti di lavoro dovuti a cambiamenti legislativi (per quanto riguarda soprattutto il settore bancario) e organizzativi (per esempio le centralizzazioni altrove di attività legate alla ferrovia o alla posta).  Finito gli anni d’oro del boom bancario, Chiasso sta cercando nuove strade, per esempio nel settore digitale e nella nuova tecnica finanziaria, detta Fintech.  Anche l’arrivo della scuola legata alla moda sarà fondamentale per il nostro futuro».Mauro Guerra, presidente di Anci Lombardia, ha proposto che la zona di confine possa essere, con l’apporto di tutti i Comuni di frontiera da questa parte e dalla vostra parte del confine, una sorta di zona economica speciale, un laboratorio anche in chiave europea dove elaborare strategie comuni sul piano non solo del lavoro ma anche delle norme, dei diritti, della programmazione economica. Cosa ne pensa?«Premesso che mi preme sottolineare che abbiamo un ottimo dialogo con la giunta comasca, la proposta del presidente di Anci Lombardia è senza dubbio interessante, ma di difficile attuazione. Chi vive sul confine è abituato ad alti e bassi, fa parte di un mercato che talvolta ti gioca a favore e talvolta contro».Come state vivendo a Chiasso la sfida del Covid? «Siamo in una situazione particolare: da noi i numeri dei contagi stanno scendendo mentre nelle province italiane confinanti ci sono ancora numeri elevati. Questo ci preoccupa, in quanto il virus non ha confini politici! Sulla gestione del passaggio alla frontiera, il Comune può dire ben poco. Il tutto viene gestito da Berna. D’altra parte, anche da noi, la popolazione inizia a essere stanca e non comprende alcune limitazioni ancora in vigore. Il Comune, oltre a essere impegnato nella gestione delle vaccinazioni, ha emanato alcune agevolazioni a favore della ristorazione e dei nostri commerci. Stiamo per uscire con un buono da 20 franchi per ogni abitante adulto da consumare a Chiasso».

  • Champions: Gasperini “Real favorito ma Atalanta è in corsa”

    Champions: Gasperini “Real favorito ma Atalanta è in corsa”

    (ANSA) – BERGAMO, 15 MAR – “Non possiamo pensare di poter battere il Real a tutti i costi: sarebbe presuntuoso da parte nostra. Vogliamo contenerli e proporci: giochiamo contro una delle squadre più titolate”. Alla vigilia del ritorno degli ottavi di Champions League in casa del Real Madrid, l’allenatore dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, inquadra la sfida in videoconferenza da Valdebebas. “Già in partenza il Real era favorito, col risultato dell’andata lo è ancora di più ma siamo ancora in corsa per la qualificazione”, ha sottolineato. “Affrontiamo la gara con lo spirito di chi vuole essere competitivo e di stare dentro la sfida il più possibile – ha aggiunto -. Passa tutto dalla nostra capacità di contenere il Real: è quella la base per metterci qualcosa di più”. Sul match a campi invertiti, il tecnico nerazzurro taglia corto: “Resta il dispiacere di non poter aver disputato, in dieci, la partita che ci aspettavamo. Siamo stati costretti a snaturarci: domani è un’altra partita. E’ fondamentale poterci misurare per stabilire a che livello siamo”. A fianco di Gasperini è comparso Matteo Pessina: “Undici anni fa al Bernabeu mio padre mi portò a vedere la finale di Champions dell’Inter: essere qui da giocatore è un’emozione, anche se sul campo diventa una partita da affrontare come le altre cercando di vincerle – ha dichiarato -. Se potessi togliere qualcuno al Real sarebbe Toni Kroos, il punto di riferimento che impone i ritmi dando l’equilibrio giusto”. (ANSA).