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  • Floyd: Minneapolis blindata si prepara al processo agente

    (ANSA) – ROMA, 08 MAR – Una Minneapolis blindata si prepara all’inizio oggi di quello che sarà uno dei processi più seguiti degli Stati Uniti d anni, quell’ all’agente bianco accusato di aver ucciso George Floyd. Lo riporta Cnbc news. La selezione della giuria inizia alle 8 locali (le 15 in Italia), Derek Chauvin, l’ormai ex poliziotto della città che ha usato il ginocchio per soffocare un Floyd implorante e ansimante sul marciapiede per quasi nove anni minuti il 25 maggio dell’anno scorso, è accusato di omicidio di secondo grado e omicidio colposo. È stato rilasciato su cauzione e comparirà in tribunale. La morte di Floyd ha messo a nudo ferite razziali già dolorose negli Stati Uniti e il suo grido di dolore, ‘I can’t breath’, ha scatenato mesi di proteste a volte violente contro il razzismo e la brutalità della polizia, sia negli Stati Uniti che all’estero. Gli avvocati di entrambe le parti affrontano il difficile compito di trovare giurati che non abbiano già preso una decisione sulla colpevolezza di Chauvin. Il processo dovrebbe durare tre settimane e i dibattimenti finali dovrebbero iniziare il 29 marzo. Diversi manifestanti si sono da ieri davanti al tribunale, molti sostengono cartelli del movimento “Black Lives Matter” e chiedono “giustizia per George Floyd”. Gli edifici governativi che si trovano in centro sono stati tutti recintati. Alcuni negozi sono chiusi o hanno le serrande abbassate. Le autorità dicono che si stanno preparando per qualunque sentenze, i con piani per la sicurezza che coinvolgono FBI, polizia dello stato del Minnesota, il dipartimento di polizia di St. Paul e la Guardia nazionale del Minnesota. Il comune di Minneapolis e la contea di Hennepin hanno previsto di spendere almeno 1 milione di dollari per installare recinzioni e altre forme di protezione barricate durante il processo. (ANSA).

  • Finanza: svolta Esg per 253 fondi Ue nel 2020

    (ANSA) – ROMA, 06 MAR – La domanda di investimenti sostenibili ha portato 253 fondi europei a cambiare obiettivi o politiche di investimento nel, secondo un’analisi di Morningstar. Nell’87% dei casi questa svolta è stato accompagnato da un cambio anche del marchio con l’aggiunta di termini come sostenibile, Esg, green, responsabile o Sri. Questi fondi reindirizzati insieme ai nuovi lanci (505 nel 2020) hanno portato il numero complessivo dei fondi sostenibili europei a 3.196. “L’interesse crescente nei temi Esg, accelerata dalla pandemia, e la regolamentazione continueranno probabilmente a guidare la domanda di fondi sostenibili in Europa”, si legge nell’analisi che indica la previsione che il 2021 sia l’anno in cui i fattori Esg diventano “mainstream”, la corrente principale. Nel 2020, gli afflussi di capitali netti nei fondi sostenibili aperti e negli Etf disponibili per gli investitori europei hanno raggiunto 233 miliardi di euro, doppiando il risultato del 2019. Nel solo quarto trimestre, quasi 100 miliardi di nuovi capitali sono andati ai fondi sostenibili, pari al 45% degli afflussi complessivi nei fondi europei. (ANSA).

  • Filippine: la barriera corallina invasa dalle mascherine

    (ANSA) – ROMA, 09 MAR – Ai colori della barriera corallina nelle Filippine si sta aggiungendo sempre di più una nuova tonalità di blu: quella delle migliaia di mascherine chirurgiche usate per proteggersi dal Covid e poi buttate. Palate di rifiuti: fino a 280 tonnellate extra al giorno durante il picco dell’epidemia, secondo una stima dell’Asian Development Bank. Le immagini del degrado in corso nelle barriere coralline vicino alla capitale filippina, Manila, sono state riprese in un video dalla Bbc. I gruppi ambientalisti, riferisce l’emittente britannica, avvertono che la plastica contenuta all’interno delle mascherine si sta rompendo e viene consumata dalla fauna marina. Un monito a migliorare la gestione dei rifiuti sanitari, per prevenire un ulteriore inquinamento dei mari. (ANSA).

  • Figli del personale sanitario, la didattica può essere in presenza

    Una nota del ministero dell’Istruzione, datata 4 marzo, sta creando confusione nel mondo scolastico. Se l’indicazione è condivisibile, a livello di principio, nei contenuti, da un punto di vista meramente pratico e organizzativo il tutto si complica e non poco. Questo il testo della disposizione. «Al fine di organizzare, da martedì 9 marzo 2021, l’attività in presenza degli alunni figli di personale sanitario (medici, infermieri, Oss, Osa), direttamente impegnato nel contenimento della pandemia in termini di cura e assistenza ai malati e del personale impiegato presso altri servizi pubblici essenziali, si chiede ai genitori di inviare, entro le ore 12 di lunedì 8 marzo 2021, le specifiche, espresse e motivate richieste».

    Traducendo, le scuole riapriranno ulteriori spazi, rispetto a quelli rimasti attivi ad esempio per i ragazzi con disabilità, per i figli di genitori rientranti in queste fattispecie. Chiaro, come detto, il messaggio che trova supporto e sostegno in Gianluigi Spata, presidente dell’Ordine dei medici di Como e della Federazione lombarda degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri. «Sono favorevole a questa prescrizione e possibilità. È giusto che chi è impegnato in prima linea per la lotta al Covid possa avere un aiuto per quanto riguarda la gestione dei figli in età scolare. Ribadisco inoltre che tutti dobbiamo impegnarci anche perché vaccinare in una situazione di contagio sempre più diffuso non può che creare problemi».

    Ma la nota in apparenza stonata del provvedimento è ben spiegata dalla dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Como Prestino-Breccia, Simona Convenga. «Siamo purtroppo di fronte a una contraddizione. Dobbiamo tutelare il diritto all’istruzione, questo è innegabile, ma per noi, nell’ambito dell’attività scolastica, è complesso decidere come comportarci. Mi spiego, oltre al personale sanitario, negli altri “servizi essenziali” previsti dalla norma rientrano decine di codici Ateco diversi, sono due pagine fitte di categorie che potrebbero fare tale richiesta – spiega la dirigente scolastica – Capite che così si verrebbe a creare un potenziale cortocircuito. Noi inoltre dobbiamo dedurre i principi guida dalla stratificazione di norme che via via si sono susseguite. Compito arduo. Come arduo è prevedere personale dedicato a questa situazione. Se i figli di genitori medici, entrambi vaccinati, non presenterebbero problemi, come fare per altre categorie? Nell’elenco c’è di tutto, dai trasporti, alla categorie agricole. Insomma oltre a non avere risorse adeguate in un contesto emergenziale come quello in atto – fatta eccezione per gli insegnati di sostegno – saremmo in difficoltà seppur consci del nostro ruolo».

  • F1: gp Portogallo il 2 maggio, in dubbio data gara in Cina

    (ANSA) – ROMA, 05 MAR – La F1 ha confermato ufficialmente che il 2 maggio le monoposto scenderanno in pista a Portimao per il gran premio del Portogallo. “Siamo felici di annunciare che la F1 correrà di nuovo a Portimao dopo l’enorme successo della gara dello scorso anno”, ha dichiarato Stefano Domenicali, Presidente e CEO della Formula 1. Quella del Portogallo sarà la terza delle 24 prove previste nel mondiale 2021, dopo quella inaugurale in programma il 28 marzo in Bahrein, seguita dal gp del 18 aprile a Imola. Resta invece ancora da determinare la data del gran premio di Cina, sul circuito di Shangai. Quanto alle altre gare, il calendario è ormai completo: il 9 maggio si correrà a Barcellona, il 23 a Montecarlo, il 6 giugno a Baku, il 13 in Canada, il 27 a Le Castellet in Francia. Il 4 luglio gran premio d’Austria, seguito il 18 dal gp di Silverstone e da quello di Ungheria il primo di agosto, e del Belgio il 29 dello stesso mese. Il 5 settembre bolidi in Olanda, il 12 a Monza per il gp d’Italia, il 26 a Sochi. Il 3 ottobre piloti in gara a Singapore, il 10 a Suzuka in Giappone, il 24 negli Usa ad Austin, e il 31 ottobre in Messico. Il mondiale 2021 continuerà il 7 novembre in Brasile, il 21 in Australia, il 5 dicembre in Arabia e il 12 ad Abu Dhabi. Come detto, ancora da indicare la data per il gp di Cina. (ANSA).

  • Exor investe 541 milioni per le scarpe rosse di Louboutin

    (ANSA) – TORINO, 08 MAR – Exor, la holding della famiglia Agnelli, ha raggiunto un accordo con Christian Louboutin, società famosa per le scarpe da donna dall’inconfondibile suola rossa e uno dei più importanti nomi del lusso mondiale. Investirà 541 milioni di euro per diventare azionista al 24%, al fianco dei suoi fondatori, e nominerà 2 dei 7 componenti del consiglio di amministrazione della società. Il perfezionamento dell’operazione è previsto nel secondo trimestre del 2021. “Nel corso di questi anni ho potuto ammirare il talento di Christian con cui ha creato uno dei più grandi brand indipendenti del lusso a livello mondiale. Oggi siamo molto felici di unirci a lui, a Bruno e alla sua fantastica squadra per lavorare insieme con l’obiettivo di accelerare piani di sviluppo di questa ambiziosa società. Condividiamo lo stesso spirito familiare, la stessa cultura e gli stessi valori, che sono alla base di una partnership solida” commenta John Elkann, presidente e amministratore delegato di Exor. “Exor è una società che pone grande attenzione sul lungo termine – sottolinea Christian Louboutin, fondatore dell’omonima società – e possiede una forte cultura imprenditoriale, a cui il mio partner Bruno ed io teniamo molto, e in cui ci riconosciamo completamente. Era importante per me, e per i membri della nostra società, che per scrivere una nuova pagina della storia della nostra Maison il partner con cui ci associamo rispettasse tutti questi valori, fosse di mentalità aperta e avesse ambizione e dinamismo. Exor è emerso chiaramente come il nostro partner ideale, con cui continuare l’avventura di Louboutin, che è iniziata proprio 30 anni fa”. (ANSA).

  • Ex scuola di via Tibaldi in rovina e fondi ministeriali sfumati

    Ex scuola di via Tibaldi in rovina e fondi ministeriali sfumati

    Una storia che ha dell’incredibile, quella dell’ex scuola di via Tibaldi a Tavernola. Una storia di ritardi e incomprensioni che ha fatto sfumare un finanziamento ministeriale da 457mila euro e ha lasciato senza un luogo idoneo le famiglie disagiate. Una storia con dei passaggi, a tratti, surreali. Ecco cosa è accaduto: la giunta Bruni, sei mesi prima della fine del mandato, decise di trasferire nella struttura di via Sacco e Vanzetti, realizzata con risorse regionali per far fronte all’emergenza sociale e abitativa per i cittadini comaschi, il Centro di accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo, perché nell’immobile di via Tibaldi, utilizzato per questa funzione, dovevano essere eseguiti interventi di manutenzione.La giunta Lucini, non appena entrata in carica, cercò in ogni modo di restituire l’immobile di via Sacco e Vanzetti ai cittadini bisognosi e l’ex assessore Bruno Magatti, tramite il prefetto di allora, chiese al Ministero degli Interni di provvedere ai costi necessari per riattivare via Tibaldi e, in effetti, il ministero mise a disposizione le risorse. L’accordo fu siglato nel novembre 2014, accompagnato dalla formale “consegna dell’immobile”. I fondi – 457 mila euro appunto – arrivarono nel 2016. Nella primavera 2017, con la giunta Lucini, fu predisposta e pubblicata la gara d’appalto dei lavori. Con l’amministrazione guidata da Mario Landriscina, subentrata in quello stesso anno, nulla è più successo fino alla fine dello scorso anno. «Solo l’autunno scorso l’amministrazione comunale ha comunicato alla Prefettura di essere pronta a dare l’avvio agli interventi previsti e concordati, ricevendo come risposta la comunicazione che i fondi ministeriali non erano più disponibili», ha detto ieri Magatti in un incontro sul tema via web. Intanto la struttura di via Sacco e Vanzetti, destinata in origine a far fronte alle emergenze abitative, continua invece a essere utilizzata per ospitare un centro governativo per richiedenti asilo, mentre la struttura di via Tibaldi permane nelle condizioni di non utilizzabilità. E così progettazione, bando di gara e spese che erano stati posti in essere, sembrano destinati al macero. «L’amministrazione a guida Landriscina non dispone della struttura per far fronte alle emergenze abitative e senza possibilità di alcuna giustificazione, ha lasciato che i fondi ministeriali messi a disposizione da almeno quattro anni, venissero ritirati», aggiunge sempre Bruno Magatti. Presenti all’incontro di ieri mattina anche Giorgio Livio e Luca Venneri (Civitas) e l’onorevole del Pd Chiara Braga. Nel frattempo è stata inviata una lettera al Prefetto per metterlo al corrente dell’accaduto ed è stata presentata un’interrogazione parlamentare a firma della deputata Braga. «I ritardi della giunta hanno fatto perdere un’occasione importante alla nostra città. Le risorse stanziate dal Ministero degli Interni sono state di fatto destinate ad altro per mancanza di risposte tempestive da parte dell’amministrazione cittadina – dice l’onorevole – l’ossessione di cancellare quanto avviato dall’amministrazione precedente e il pregiudizio ideologico hanno prodotto danni di cui purtroppo fanno le spese i comaschi».La conclusione è un duro attacco. «Questa maggioranza è nota a ogni latitudine per la sua conclamata pochezza, ma in questa vicenda si è superata. Invece di operare per il bene della città è riuscita nell’irripetibile impresa di lasciare che la Prefettura continui, inopportunamente, a usare per i richiedenti asilo, un bene comunale necessario», chiude Bruno Magatti.

  • Europa League: sfide complicate per il Milan e la Roma

    (ANSA) – ROMA, 10 MAR – Per Milan e Roma si apre domani la caccia ai quarti di finale dell’Europa League. Impegno complicatissimo per i rossoneri, in casa del Manchester United, attualmente secondo in Premier: il segno ‘1’ su Snai si abbassa fino a 1,65, il pareggio vale 3,90, il ‘2’ dei rossoneri è a 5,25. Più rosse che rossonere anche le quote del passaggio ai quarti: United a 1,53, Milan a 2,40. Il Manchester United per Snai è anche il primo candidato al trionfo finale nella competizione, a 4,00. Il Milan, a 10, è la quinta opzione (dopo Tottenham, Arsenal e Ajax). Fiducia alla Roma, nella sfida contro lo Shakhtar Donetsk. Il segno ‘1’ dei giallorosso per il match di domani all’Olimpico vola su Snai a bassa quota, 1,55, contro il ‘2’ a 5,50 e il pareggio a 4,50. Gli ucraini si sono aggregati all’Europa League dopo un girone di Champions molto altalenante, nel quale hanno battuto due volte il Real Madrid e imposto un doppio 0-0 all’Inter. Il pronostico sul passaggio del turno sorride alla Roma, data a 1,45; le chance dello Shakhtar si fermano a 2,65. (ANSA).

  • Euroindoor: Tamberi argento nel salto in alto

    (ANSA) – ROMA, 07 MAR – Gianmarco Tamberi ha vinto la medaglia d’argento agli europei indoor di atletica leggera in corso a Torun. L’azzurro ha chiuso la prova con la seconda misura di 2.35. L’oro è andato al bielorusso Maksim Nedasekau che ha centrato 2.37 nell’unico tentativo a disposizione (migliore prestazione dell’anno). Una finale con la lotta a due tra Tamberi e Nedasekau e un’altalena in testa, con l’azzurro che guida fino a 2,31, e il bielorusso che si accende solo oltre quella quota, dopo aver faticato anche su quelle più basse. Poi il colpo a 2.37 e l’oro. (ANSA).

  • Etiopia: anche Hrw accusa l’Eritrea, ‘civili massacrati’

    (ANSA) – ROMA, 05 MAR – Le forze armate eritree avrebbero massacrato decine di civili, compresi minori di appena 13 anni, nella storica città di Axum, nella regione del Tigrè, in Etiopia. E’ quanto denuncia in un rapporto Human Rights Watch. Secondo l’ong “le Nazioni Unite dovrebbero avviare con urgenza un’indagine indipendente sui crimini di guerra e sui possibili crimini contro l’umanità nella regione e le autorità etiopi dovrebbero garantire l’accesso completo e immediato”. Il 19 novembre, secondo il rapporto di Human Righst Watch, le forze etiopi ed eritree hanno bombardato indiscriminatamente Axum, uccidendo e ferendo civili. Per una settimana dopo aver preso il controllo della città, le forze hanno sparato ai civili e saccheggiato e distrutto proprietà, comprese le strutture sanitarie. Dopo che la milizia del Tigrè e gli abitanti di Axum hanno attaccato le forze eritree il 28 novembre, queste ultime, in un’apparente rappresaglia, hanno sparato e ucciso sommariamente diverse centinaia di residenti, per lo più uomini e ragazzi, nell’arco di 24 ore. Quello di Human Rights Watch è il secondo rapporto sui presunti abusi eritrei nella città di Axum nel giro di una settimana, dopo un’indagine di Amnesty International sugli stessi eventi. Accuse che l’Eritrea aveva “respinto categoricamente” definendole “assurde”. (ANSA).