Tre patteggiamenti e un rinvio a giudizio. Si è chiusa l’udienza preliminare a carico di una banda autrice, secondo l’accusa (pm Mariano Fadda), di più rapine avvenute tra il centro di Como, la provincia e il Canton Ticino. Cinque i colpi contestati, tra cui quelli clamorosi alla gioielleria “Palazzo del Pero” in pieno centro storico e al distributore Ip di via del Dos, nella foto, in cui venne anche esploso un colpo di pistola. A scegliere il patteggiamento sono stati un italiano residente a Como, 41 anni, assistito dall’avvocato Simone Gatto (4 anni e 8 mesi per quattro rapine) e un turco di 35 anni (che sarebbe stato presente a tutti gli assalti, difeso dal legale Roberto Colombo) che patteggerà invece 5 anni. Anche un sardo di Alghero, 42 anni, cui viene contestato solo il colpo alla Ip di via del Dos, alla fine ha patteggiato 3 anni e tre mesi. Infine un georgiano 27enne (latitante) è stato rinviato a giudizio. Colpi accomunati dalla brutalità dell’esecuzione e dai bottini spesso ingenti. La banda avrebbe agito il 10 gennaio 2020 al Di Più di Beregazzo con Figliaro, il 6 febbraio 2020 al distributore Ip di via del Dos, il 14 febbraio al Gran Mercato di Prestino, il 27 febbraio in un distributore a Vacallo e infine, il 5 marzo 2020, alla gioielleria del centro storico di Como “Palazzo del Pero”.
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