La polizia postale di Milano è giunta fino a Cadorago per perquisire la casa e acquisire i dati dei pc e delle apparecchiature elettroniche di un indagato nell’ambito di una maxi inchiesta contro la pedopornografia nata su impulso della Procura distrettuale di Catania.
Le accuse – sono venti le persone denunciate e ora indagate – parlano a vario titolo di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico, e istigazione a pratiche di pedofilia. Oltre a Cadorago, perquisizioni della polizia postale (impegnati anche gli agenti di Como) sono avvenute a Lecco, Bolzano, Brescia, Chieti, Milano, Napoli, Parma, Pisa, Roma, Savona, Sassari, Torino, Treviso, Varese e ovviamente Catania.
Gli indagati sono accusati di essersi scambiati tra loro foto e video di natura pedopornografica, catalogati in base a criteri legati all’età, al sesso e alle etnie delle piccole vittime. Contenuti che avrebbero riguardato anche dei neonati. Sono in corso accertamenti anche sui luoghi in sui sarebbero avvenuti gli abusi.
Arrampicato sulle pendici verdi dei Monti del Partenio, Summonte è uno di quei borghi che…
Una catena di supermercati, simbolo della spesa economica in Italia, chiude definitivamente i battenti dopo…
Dai dati trapela che Como non subisce il fenomeno dell'overtourism e ha saputo reinventarsi per…
San Marco di Castellabate è uno di quei luoghi che, appena ci metti piede, ti…
Una vera e propria voragine si è aperta nell'asfalto in via Rosales. Cosa dicono gli…
Negli ultimi anni, sulle strade di Caserta si vede sempre più spesso un parco auto…