Una piantagione di canapa indiana è stata scoperta dai carabinieri a Limido Comasco. Tre fratelli, appartenenti a una famiglia di nomadi sinti residente nel paese, sono finiti nei guai: uno dei tre, 33 anni, è stato arrestato mentre gli altri due, di 36 e 26 anni, sono stati denunciati a piede libero.
Oltre alle piante di canapa, i militari della stazione di Mozzate (compagnia di Cantù) hanno sequestrato dosi di droga e materiale per la coltivazione e la produzione di sostanze stupefacenti.
Il blitz dei carabinieri è scattato nella serata di giovedì 17 settembre. I militari dell’Arma, dopo una serie di osservazioni e controlli, sono intervenuti mentre il 33enne entrava in un campo a Limido Comasco, lungo la via consorziale del Montebello, dove coltivava piante di marijuana.
Accertata la presenza di canapa indiana, i carabinieri hanno controllato il 33enne, i fratelli e le loro unità abitative nel campo nomadi, dove hanno scoperto e sequestrato numerose dosi di hashish e marijuana per un totale di circa 5 grammi, infiorescenza di canapa per un peso complessivo di quasi 400 grammi, quattro bilancini e materiale per il confezionamento; 26 piante di canapa indiana alte anche oltre due metri, concime chimico e materiale per la coltivazione illegale.
Come detto, il 33enne è stato arrestato e i due fratelli denunciati. L’accusa è di produzione, traffico e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
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