Categories: Opinioni & Commenti

Prepariamoci al “dopo” che verrà

di Marco Guggiari

Sono trascorsi quarantacinque giorni da quel 20 febbraio in cui è stato accertato il primo caso di Coronavirus in Italia, a Codogno. Chissà quanti di noi, in realtà, avevano già subìto il contagio in modo non conclamato. Dopo un mese e mezzo di epidemia è ricorrente la domanda sul “dopo”, quando la vita riprenderà a scorrere normalmente. Passerà ancora molto tempo, ma cosa dovrà cambiare perché quanto ci è accaduto non diventi un’occasione sprecata? Tante situazioni.

A livello politico: la velocità delle decisioni, la loro effettività e meno burocrazia, quest’ultima alla base di inutili perdite di tempo e, talvolta, di drammatiche conseguenze. Pensiamo al caos determinato dalla penuria di mascherine e degli stock da tempo in attesa di “bollinatura” da parte del Consiglio Superiore di Sanità. Pensiamo all’attesa erogazione della cassa integrazione decisa 18 giorni fa e tuttora non effettuata. Pensiamo al tragicomico pasticcio del sito Inps per destinare i 600 euro a partite Iva e autonomi.

Altri cambiamenti necessari: dobbiamo prepararci alle
emergenze e non restare senza ciò che è indispensabile se arrivano, o muoverci
in ritardo, come è accaduto all’inizio di questo incubo. Se fossimo stati organizzati,
avremmo fatto screening di massa e test a casa, invece dei tamponi in ospedale,
dove si dovrebbe andare solo quando non c’è alternativa, evitando così il
congestionamento delle strutture e un maggior numero di contagi.

Dovremmo migliorare l’organizzazione dei servizi alla
persona. Per esempio, favorire l’assistenza degli anziani a casa con forme di
prossimità come il co-housing (alloggi privati con spazi comuni destinati alla
condivisione), visto l’alto numero di morti nelle case di riposo a causa dei
contagi, anche in provincia di Como.

Sul piano culturale serviranno più consapevolezza e capacità
di rinunce, attitudine a fare insieme e non ciascuno per sé. Come ha ricordato
Papa Francesco, nessuno può salvarsi da solo, anche perché è più facile affrontare
i problemi insieme, collaborando.

Serviranno certamente garanzie sociali e, assicurate queste, poi servirà lavoro instancabile, proprio come fecero i nostri padri e i nostri nonni. E assoluta trasparenza da parte di chi governa e fa politica. Niente illusioni e riconoscimento delle competenze degli esperti.

Altro che “uno vale uno”. Di fatto, in questa fase governano gli scienziati, mai tanto ascoltati. Infine, isoliamo azioni e iniziative demenziali e diamo loro un taglio netto. Preoccupiamoci della protezione di medici e infermieri e del rispetto a loro dovuto, invece che rassegnarci alle aggressioni nei pronto soccorso, o quando, in alcune zone d’Italia, arrivano le ambulanze per situazioni d’urgenza.

E non facciamo spallucce davanti a vili speculazioni già in
atto, come le cause incentivate da alcuni avvocati nei confronti dei sanitari
per le morti da Covid-19.

Redazione

Share
Published by
Redazione

Recent Posts

Pallacanestro Cantù al giro di boa | Dopo il saluto di Baldi Rossi è il momento di trovare un nuovo capitano

La pallacanestro canturina deve vedere incoronato un nuovo leader. Due sono i i canditati, entrambi…

16 minuti ago

Microonde senza odori: il trucco del limone che scioglie anche le incrostazioni

Basta un limone per dire addio a puzza e residui nel microonde. Un rimedio economico…

4 ore ago

Il palco galleggiante sul Lago di Como raddoppia: venti spettacoli per l’edizione 2025

L’estate 2025 porta il palco galleggiante sul Lago di Como a raddoppiare gli appuntamenti: venti…

7 ore ago

Solari, la pagella 2025: Kiko al top, Eucerin convenienza al massimo, Bilboa Coccobello bocciato

L’indagine indipendente mette in fila i migliori e i peggiori: vertice a 73/100 per Kiko;…

9 ore ago

ADDIO PATENTE PER GLI ANZIANI | Il ritiro scatta dopo questa età: rinnovo vietato dalla legge

Nuove regole stringenti, ritiro della patente e nessun rinnovo dopo una certa età. Blocco della…

22 ore ago

“L’IA fa vincere al Superenalotto?”: dalle vincite degli studenti al flop del giornalista, cosa può (e non può) fare

Tra entusiasmi e smentite: l’intelligenza artificiale elabora trend, ma non batte l’imprevedibilità di Lotto, Superenalotto…

1 giorno ago