Il giudice dell’udienza preliminare di Como Laura De Gregorio, ha rinviato a giudizio – con data fissata in ottobre – il commercialista Stefano Scarsella, 54 anni, residente in Canton Ticino ma attivo con il proprio studio in centro città. Secondo il pubblico ministero Massimo Astori, avrebbe utilizzato fatture inesistenti – emesse da una società cooperativa in liquidazione – per risparmiare decine di migliaia di euro di tasse. Prestazioni che erano state segnate come «servizi di assistenza per gestione amministrativa» ma che per la guardia di finanza erano generiche e senza alcun riscontro in merito al tracciamento dei pagamenti. L’inchiesta era stata aperta dopo una segnalazione giunta dall’Agenzia delle entrate di Como. Il risparmio fiscale di sarebbe aggirato attorno ai 40mila euro. Il professionista non ha voluto scegliere riti alternativi, scegliendo di difendersi in aula in un pubblico dibattimento.
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