dall’accusa di associazione per delinquere.La tesi della Procura è dunque che il 43enne rilevasse la gestione di bar e ristoranti della provincia lariana – ma anche di una concessionaria di moto di Albavilla – per poi svuotarli di ogni bene e restituirli ai vecchi proprietari. La difesa, rappresentata dall’avvocato del foro di Como Pier Paolo Livio, ha invece invocato l’assoluzione da tutte le contestazioni e per tutti gli imputati. La sentenza è attesa per il prossimo 28 gennaio.
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