Si è concluso ieri un processo inviato a Como e nato da una indagine della Dda relativa al Locale di ’ndrangheta di Cabiate. Al centro dell’attenzione c’era un presunto transito di armi dalla Svizzera (Lugano) alla Brianza comasca – due calibro 38, una calibro 9 – da utilizzate per la difesa personale di quelli che poi sono diventati gli imputati.Ovvero un 61enne di Lipomo e un 53enne di Mariano Comense. Entrambi tuttavia ieri mattina sono stati assolti dal Collegio di Como. Una condanna – a due mesi e 15 giorni in continuazione – è stata comunque letta: riguardava, sempre nell’ambito dello stesso stralcio su Como, un episodio del maggio 2013 quando il direttore del carcere di Monza ricevette tre proiettili.Per questo fatto di cronaca a pagare sarà un 31enne di Seregno.
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