Nessuno è profeta in patria, e così i comaschi a conferma del detto biblico lo conoscono poco, ma Francesco Pasquale Ricci fu una gloria lariana in Europa. Dallo scorso 7 novembre 2017 hanno preso avvio diverse iniziative per celebrare i duecento anni della morte del musicista (Como 1732 – 1817). Compositore e organista fu Maestro di Cappella del Duomo di Como e soggiornò in diverse corti europee svolgendo attività concertistica come cembalista e organista in Germania, Olanda, Francia, Inghilterra, Belgio e Svizzera. Come compositore le sue opere vennero edite nei principali centri musicali europei e risiedette per quasi quindici anni in Olanda come Direttore di musica presso la Cappella Reale dell’Aia. Svolse un’intensa attività didattica che lo portò a scrivere insieme a Johann Christian Bach il primo metodo per fortepiano, pubblicato a Parigi nel 1786 (foto). Al Museo Giovio di Como è conservato il suo fortepiano restaurato da pochi anni.
Ora per celebrarlo arriva una giornata di studi in città, sarà il 27 ottobre al Conservatorio “G. Verdi” di Como, dove il convegno sarà organizzato dall’Università degli Studi di Milano, dalla Casa della Musica di Como con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Como e della Camera di Commercio di Como, la collaborazione della Società Italiana di Musicologia e del Centro Studi Pergolesi e il patrocinio della Fondazione Alessandro Volta.
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