Ratti, ricavi in aumento del 12%. In arrivo premi in azioni per dirigenti e dipendenti

Ratti, ricavi in aumento del 12%. In arrivo premi in azioni per dirigenti e dipendenti

Ricavi in crescita del 12% alla Ratti di Guanzate nei primi nove mesi di quest’anno. Sono inoltre in arrivo premi in azioni ordinarie per amministratori, dirigenti, dipendenti e collaboratori del gruppo tessile – purché rivestano ruoli strategicamente rilevanti – se verranno raggiunti gli obiettivi prefissati. La proposta di attribuirestock grant(ovvero azioni ordinarie della società in caso di raggiungimento di determinati obiettivi di performance) è stata deliberata ieri dal consiglio di amministrazione della Ratti e verrà sottoposta al vaglio dell’assemblea degli azionisti.

«Tale piano – si legge nel comunicato diffuso oggi dalla società di Guanzate – che sarà destinato ad amministratori esecutivi, dirigenti con responsabilità strategiche, dipendenti e collaboratori del Gruppo Ratti che rivestano ruoli strategicamente rilevanti, prevede l’attribuzione ai beneficiari del diritto di assegnazione gratuita, in caso di raggiungimento degli obiettivi fissati dal Regolamento del piano, di un massimo di 396mila azioni ordinarie Ratti. Le azioni oggetto di assegnazione gratuita avranno godimento regolare e, pertanto, i diritti ad esse correlati competeranno a ciascun beneficiario a partire dal momento in cui il medesimo diventerà titolare delle azioni stesse».

Per quanto riguarda invece l’andamento dei ricavi, al 30 settembre di quest’anno il fatturato complessivo è stato pari a 73 milioni di euro, con un incremento di 7,9 milioni (+12,2%) rispetto al dato di fine settembre 2017 (65,1 milioni). In particolare, le vendite hanno registrato un buon andamento nel polo del lusso (+6,5 milioni) e in quello dei tessuti per le collezioni. Sul fronte delle aree geografiche, sono risultati in crescita i ricavi in Italia (+19,1%) e nell’Europa comunitaria (+13%), mercati che insieme costituiscono il 70% del fatturato della Ratti, mentre sono calati quelli conseguiti negli Stati Uniti (-8%) e in Giappone (-18,7%).