(ANSA) – ROMA, 15 GEN – “Ora servono risultati concreti, risposte alle nostre richieste”. I magistrati romani che indagano sull’omicidio di Giulio Regeni, torturato e fatto trovare privo di vita il 3 febbraio del 2016 su una strada tra il Cairo e Alessandria d’Egitto, rompono gli indugi e al termine dell’incontro tra investigatori svolto nella capitale nordafricana chiedono “atti concreti” agli omologhi egiziani. Dal canto suo il nuovo procuratore egiziano, Hamada Al Sawi “si è impegnato a fare tutto il possibile per arrivare a stabilire la verità” e ha “ribadito la volontà a proseguire i rapporti bilaterali”. In questo ambito è stata messa a punto una “nuova squadra investigativa” che dovrà “studiare e mettere in ordine le carte del caso”. Le prossime settimane saranno, dunque, cruciali per il proseguo dell’indagine sulla morte del ricercatore italiano.
Incredibile ma vero: da oggi avere problemi alla vista può costare caro, molto caro. Anzi,…
Tutti pazzi per Esselunga: file interminabili per acquistare questo prodotto, costa poco e viene prodotto…
Un incendio devastante ha causato danni incalcolabili ad uno dei monasteri più famosi del territorio.…
È svolta per quanto riguarda la questione delle ferie non godute. Il 31 dicembre vengono…
Un crollo improvviso ha spiazzato centinaia di correntisti comaschi: la storica banca chiude definitivamente, cosa…
Caos per strada: arriva una stretta sul traffico e riguarda in maniera diretta i neopatentati.…