Rinnovo patenti, scatta il decreto medici: dal 1 Ottobre controllo automatico su tutti gli automobilisti | Se falliscila cancellano dai registri

Patente non rinnovata (Depositphotos) Corrieredicomo.it
Un nuovo decreto cambia le regole per gli automobilisti: controlli medici automatici e verifiche più severe per il rinnovo della patente.
Ogni automobilista lo sa: ottenere la patente è solo l’inizio di un lungo percorso di responsabilità.
Col tempo, però, ciò che era una semplice formalità può trasformarsi in un ostacolo inatteso.
Il rinnovo, da ottobre, non sarà più una questione di abitudine ma di idoneità effettiva.
E chi non supererà il nuovo controllo medico rischia di restare a piedi e non avere più la patente. Come evitare questo rischio.
La nuova stretta: cosa cambia dal 1° ottobre
Un decreto appena entrato in vigore introduce un sistema di verifica automatica per tutti gli automobilisti al momento del rinnovo della patente. Non si tratta di un aggiornamento burocratico, ma di un controllo vero e proprio che coinvolge la salute psico-fisica del conducente. La misura nasce per garantire maggiore sicurezza sulle strade, in particolare tra chi ha superato i sessant’anni, fascia d’età in cui possono emergere problemi di vista, riflessi o concentrazione.
Fino a oggi, il rinnovo avveniva tramite una semplice visita medica di routine. D’ora in poi, invece, il controllo sarà più approfondito e potrà essere gestito in modo automatico: i dati sanitari e anagrafici dell’automobilista verranno verificati attraverso un sistema digitale collegato alle Commissioni Mediche Locali. Se i parametri non risultano conformi, scatta la revisione della patente. E se l’idoneità non viene confermata, il documento viene cancellato dai registri.
Le nuove regole per età e idoneità alla guida
Il legislatore ha deciso di irrigidire i controlli in base all’età del conducente. Superati i 65 anni, infatti, la frequenza del rinnovo si accorcia e le verifiche diventano più severe. Anche se oggi si invecchia più tardi, la norma considera questa soglia un punto di attenzione per la sicurezza stradale. Chi guida mezzi pesanti, come autotreni o autoarticolati, non potrà superare questa età per restare al volante, salvo eccezioni. L’articolo 115 del Codice della Strada stabilisce che, in casi particolari, l’autorizzazione può essere prolungata di anno in anno fino ai 68 anni, ma solo se la Commissione Medica conferma le condizioni psico-fisiche necessarie.
Vista, riflessi, equilibrio, capacità di concentrazione e prontezza mentale: sono questi i parametri che faranno la differenza tra chi potrà continuare a guidare e chi dovrà consegnare le chiavi. Un sistema che promette più sicurezza, ma che per molti rappresenta anche un nuovo timore: quello di veder svanire, in un clic, la propria indipendenza alla guida.