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Ristoranti, da oggi aperti anche all’interno

È il giorno del completo ritorno alla normalità per ristoratori, baristi e per i loro clienti. Da oggi, infatti, torna il rito del caffè al bancone dei locali, ma soprattutto la possibilità di sedersi al tavolo di ristoranti, pub e bar per il pranzo e la cena. Un cambiamento non di poco conto per tutti quei locali che non hanno grandi spazi esterni e che non avevano potuto sfruttare la possibilità in vigore dallo scorso 26 aprile di servire i clienti all’aperto.

Resta il limite dell’orario, che deve fare i conti con il coprifuoco dalle 23 alle 5. Tra una settimana (dal 7 giugno) questo slitterà alla mezzanotte e con il mantenimento dei numeri calanti del contagio, dal 14 giugno la Lombardia sarà zona bianca, quindi senza coprifuoco (cancellato in ogni caso in zona gialla dal 21 giugno). Restano consentite per i locali la vendita con asporto di cibi e bevande e la consegna a domicilio, che deve però avvenire nel rispetto delle norme sulla gestione dei prodotti. Salta da oggi anche un altro limite, ovvero le 4 persone non conviventi allo stesso tavolo. Per il resto va assicurato il mantenimento di almeno 1 metro di distanza tra i clienti di tavoli diversi. La mascherina si può togliere soltanto quando si è seduti per consumare. Invariate le regole sui menù, che devono essere consultabili attraverso soluzioni digitali oppure su carta plastificata.

Gli altri allentamenti che scattano nella giornata odierna riguardano il mondo dello sport.Oggi torna il pubblico negli eventi sportivi all’aperto nei termini già previsti (25% della capienza massima, con il limite di 1.000 persone all’aperto e 500 al chiuso), per tutte le competizioni o eventi sportivi (non solo a quelli di interesse nazionale). Il pubblico nei palasport e negli altri centri sportivi al chiuso tornerà invece dal 1° luglio. Data in cui potranno riaprire anche le piscine coperte, i centri natatori e i centri benessere, sempre nel rispetto delle linee guide e dei rigidi protocolli. La riapertura delle palestre era stata anticipata al 24 maggio, ma sempre senza la possibilità di utilizzare le docce. Si deve attendere il 1° luglio anche per tornare nelle sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò. Ancora due settimane (15 giugno) per l’attesa riapertura di tutti i parchi tematici e di divertimento. A quella data torneranno anche le feste e i ricevimenti anche al chiuso dopo cerimonie civile e religiose. Per tutte le attività di centri culturali, centri sociali e centri ricreativi si deve attendere un mese, fino 1° luglio. Restano sospese le attività in sale da ballo, discoteche e simili, all’aperto o al chiuso.

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