RIVOLUZIONE PENSIONI, a quest’età ci vai direttamente: “Potrete godervi i vostri nipoti” | È ufficiale

Pensionati 60enni che si abbracciano e sorridono

Nuove regole sulla pensione - mobilitasostenibile.it

Con la nuova Legge di Bilancio cambia tutto per i lavoratori: l’età della pensione non sarà più uguale per tutti.

C’è chi la aspetta come una liberazione e chi finge di non pensarci, ma la pensione – volenti o nolenti – arriva per tutti. E tra le tante preoccupazioni in materia, c’è una novità degna di nota. Il Governo ha davvero messo mano alle regole, inserendo nella nuova Legge di Bilancio una riforma che cambia tutto piano piano. Per qualcuno in peggio, ma non per tutti.

Niente tagli shock, niente salti nel vuoto; l’idea è rendere il sistema più realistico, più vicino alla vita vera. Perché non è la stessa cosa fare conti in ufficio o passare la notte in corsia, e finalmente qualcuno se n’è ricordato. La frase più citata nei corridoi ministeriali lo riassume bene: “Potrete godervi i vostri nipoti, ma con un po’ più di calma”.

Chi potrà andare prima e chi dovrà aspettare

Ma non tutti potranno sorridere allo stesso modo: qualcuno chiuderà prima il computer, altri dovranno resistere ancora qualche mese. Questione di mestieri, non di fortuna. Dal 2027 scatteranno le nuove regole, ma con una logica diversa: niente strappi, solo piccoli aggiustamenti.

Chi fa un lavoro d’ufficio dovrà attendere un po’ di più, mentre chi vive di turni, spostamenti e sforzi fisici continuerà a godere di condizioni più leggere. Insomma, se passate le giornate in fabbrica, tra camion o corsie d’ospedale (o anche tra i banchi con i bambini dell’asilo e della primaria), potete tirare un sospiro di sollievo: per una volta la fatica viene riconosciuta.

Anzino che tiene un bastone
Pensioni 2026-2027 – corrieredicomo.it

Quando scatta davvero il nuovo traguardo

Il cambio di passo arriva nel 2027, con un aumento di un mese sull’età pensionabile, seguito da altri due mesi nel 2028. Poca roba, direte, ma abbastanza per rimettere in pari la bilancia tra età e aspettativa di vita.

Una notizia tutto sommato negativa, visto che significa lavorare un mese in più. Ma non per tutti. Chi svolge lavori gravosi o usuranti – infermieri, maestre, facchini, operai edili, agricoltori – resta tutto com’è, tranne la deroga che permetteva di andare in pensione cinque mesi prima. Le Forze Armate e di Sicurezza, invece, vedranno un doppio aumento: quattro mesi nel 2027, che diventeranno sei nel 2028.

Alla fine dei conti, chi fa un lavoro ‘normale’ andrà in pensione tre mesi più tardi, chi indossa una divisa sei mesi dopo, e chi suda di più dovrà solo salutare un piccolo vantaggio. Il vantaggio di non essere penalizzati rispetto alle regole di due anni prima.