Stangata MELONI: milioni di italiani pagheranno più tasse già da novembre | ecco chi rischia di più
Nuove tasse da novembre (Canva) Corrieredicomo.it
Novembre porterà con sé un nuovo scenario fiscale: milioni di italiani potrebbero pagare più tasse a causa dei recenti cambiamenti.
Sta per innalzarsi un’onda silenziosa che rischia di colpire lavoratori e pensionati: una riforma fiscale che cambia le regole del gioco.
Quali redditi saranno i primi a risentire del nuovo sistema? E chi dovrà prepararsi a un bilancio più pesante?
Dietro l’apparente promessa di alleggerimento si nascondono meccanismi complessi, che in alcune fasce potrebbero generare l’effetto opposto.
Capire come si modificano aliquote e scaglioni diventa oggi essenziale per non farsi trovare impreparati. Ecco tutto quello che devi sapere per non farti trovare impreparato ai cambiamenti economici del Paese.
Nuove regole in arrivo: l’effetto invisibile delle modifiche
Negli ultimi anni il sistema fiscale italiano è stato oggetto di una serie di aggiustamenti significativi sugli scaglioni IRPEF, sulle aliquote e sulla gestione degli oneri contributivi. Anche in presenza di tagli apparenti, per alcune categorie l’aliquota effettiva, quella reale, applicata al reddito netto, è aumentata.
Questo accade soprattutto nelle fasce intermedie, dove le detrazioni vengono ridotte o scompaiono, creando una sorta di “trappola fiscale”. In pratica, un piccolo aumento di stipendio può tradursi in un prelievo proporzionalmente maggiore, fino a superare il 50% dell’imposizione effettiva. Il risultato è un sistema più complicato, che penalizza chi guadagna tra i 30 e i 40 mila euro annui, la fascia su cui si regge gran parte del gettito fiscale nazionale.

La stangata di novembre: chi rischia di più
A partire da novembre, con il nuovo calendario dei versamenti e l’anticipo degli acconti, molti contribuenti vedranno concretamente gli effetti della riforma. La riduzione degli scaglioni da quattro a tre, con aliquote del 23%, 35% e 43%, è stata presentata come un passo verso la semplificazione, ma non tutti ne trarranno vantaggio. I lavoratori con redditi medio-alti saranno tra i più penalizzati, perché le detrazioni e i bonus decrescono rapidamente all’aumentare del reddito, annullando i benefici del taglio formale delle aliquote. Anche la fiscalizzazione di parte degli oneri contributivi pesa maggiormente su chi non gode di agevolazioni specifiche.
Per autonomi e professionisti, inoltre, l’acconto IRPEF di novembre rappresenterà un momento critico: la concentrazione dei pagamenti a fine anno potrà mettere in difficoltà chi non ha accantonato liquidità sufficiente. In sintesi, la riforma che avrebbe dovuto alleggerire il peso fiscale rischia, paradossalmente, di trasformarsi in una stangata per la fascia centrale del Paese: quella dei lavoratori e delle famiglie che mantengono in equilibrio l’economia italiana.
