Svizzera, nessuna limitazione all’ingresso e nessun caso di coronavirus

Nessuna limitazione all’ingresso in Svizzera e nessun caso confermato di coronavirus nella vicina Confederazione, dove finora sono stati effettuati accertamenti su circa 300 persone, tutti con esito negativo. Questa mattina le autorità elvetiche hanno fatto il punto della situazione, spiegando che «Confederazione e Cantoni sono preparati all’eventualità che il virus colpisca anche la popolazione svizzera». Inoltre, data la diffusione del coronavirus in Italia, «la Svizzera ha aumentato il livello di prontezza operativa e la Confederazione ha deciso ulteriori test e una maggiore informazione della popolazione».
L’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp), in particolare, ha ribadito che «in base alla stima della situazione attuale, non vi sono limitazioni all’ingresso in Svizzera», dunque nessuna restrizione per le migliaia di frontalieri comaschi che ogni giorno si recano in Ticino per lavoro.
La task force diretta dall’Ufsp, nella riunione odierna, ha deciso provvedimenti supplementari. In Svizzera saranno così intensificati «i test nelle persone che presentano sintomi similinfluenzali, sarà potenziata la hotline in tutte le lingue nazionali e sarà avviata una campagna di informazione per chi si reca nel nostro Paese», tra cui «i pendolari che abitano al confine», ovvero i frontalieri. «Una seconda campagna di informazione sulle misure di protezione individuale è rivolta all’intera popolazione. Inoltre, si dovrà istruire in particolare il personale dei mezzi di trasporto pubblici e le guardie di confine. A tale scopo la Confederazione collabora strettamente con le autorità sanitarie cantonali, in particolare con quella del Cantone Ticino».