ULTIM’ORA: bloccato il pagamento della NasPi | Milioni di disoccupati a bocca asciutta: non riceveranno il prossimo assegno
Disoccupato - pexels - corrieredicomo
Negli ultimi giorni si è parlato molto di una bozza di decreto del governo che potrebbe cambiare in maniera significativa le regole per chi percepisce indennità di disoccupazione
Parliamo di indennità come la NASpI, la DIS‑Coll o l’ISCRO. Secondo quanto previsto, chi riceve questi sostegni dovrà rispettare nuovi obblighi, e chi non lo farà rischia di perdere il diritto all’indennità. Non si tratta quindi di un semplice avviso: il decreto punta a rendere più stringenti le regole per l’accesso e il mantenimento delle prestazioni di disoccupazione.
Al centro della novità c’è il cosiddetto SIISL, il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa. Chi percepisce un sussidio dovrà iscriversi alla piattaforma, caricare il proprio curriculum, dichiarare la disponibilità al lavoro e firmare un patto di servizio personalizzato. Tutto questo serve a dimostrare che il beneficiario è effettivamente impegnato a cercare un’occupazione. Chi non si registra o non aggiorna il proprio profilo rischia già una prima penalizzazione, con la decurtazione dell’importo dell’indennità.
Una parte cruciale della bozza riguarda le offerte di lavoro congrue che arrivano tramite la piattaforma. Secondo le regole proposte, chi riceve un’offerta adeguata deve accettarla. Perché sia considerata congrua, la proposta deve rispettare alcuni criteri: il ruolo deve essere simile a quello precedentemente ricoperto, lo stipendio non deve essere inferiore a un certo livello e la sede di lavoro deve essere ragionevolmente vicina — generalmente entro 20 chilometri dal domicilio o dal precedente posto di lavoro. Se il beneficiario rifiuta un’offerta congrua, l’indennità può essere revocata.
La bozza prevede anche una certa flessibilità per offerte “meno vantaggiose”, ad esempio se la sede è più lontana o lo stipendio leggermente più basso rispetto al passato. In questi casi, i primi due rifiuti possono essere tollerati, ma al terzo rifiuto scatterà la perdita del diritto all’indennità, anche se ci sono motivazioni personali.
Decade un automatismo importante
Queste modifiche segnano un cambio di paradigma: l’indennità di disoccupazione non è più un sostegno automatico, ma è strettamente legata alla disponibilità concreta del beneficiario a reinserirsi nel mondo del lavoro. Da un lato, l’obiettivo è chiaro: incentivare la ricerca attiva di occupazione e ridurre i tempi di disoccupazione. Dall’altro, molti osservatori evidenziano come le nuove regole possano mettere sotto pressione chi ha difficoltà a spostarsi o chi vive in aree con poche opportunità di lavoro.
Per chi percepisce un sostegno, quindi, è fondamentale conoscere queste regole. Bisogna assicurarsi di essere registrati al SIISL, di avere il proprio curriculum aggiornato e di prestare attenzione a tutte le comunicazioni che arrivano. Ignorare un’offerta o non dichiarare la propria disponibilità può avere conseguenze immediate e serie.

Un cambiamento radicale
La bozza del DL Lavoro rappresenta un vero cambiamento: chi percepisce indennità di disoccupazione dovrà dimostrare di essere attivo nella ricerca di lavoro e di accettare offerte congrue, altrimenti rischia di perdere il sostegno economico.
Non si tratta di una penalizzazione ingiustificata, ma di una misura che lega chiaramente il diritto all’indennità alla responsabilità del beneficiario di impegnarsi concretamente per trovare un’occupazione. Per molti lavoratori, quindi, il messaggio è chiaro: l’indennità è un aiuto, ma non è più un diritto automatico e incondizionato.
