Vecchie macchine da scrivere che valgono una fortuna: quali interessano davvero ai collezionisti

Macchina da scrivere (pexels) - Corriere di Como
Non basta l’età: a fare il prezzo sono rarità, stato di conservazione e marchio. Alcuni modelli del Novecento oggi sono ricercatissimi.
Nel corso del XX secolo molti brand hanno firmato macchine da scrivere iconiche, ciascuna con una storia e un design riconoscibili. Non tutti sanno che alcuni esemplari possono raggiungere valutazioni molto elevate.
A pesare sono soprattutto la rarità, le condizioni generali e l’appeal estetico del pezzo. Accessori originali e funzionalità completa incrementano ulteriormente l’interesse dei collezionisti.
I marchi nel mirino: Hermes, Olivetti, Underwood
Tra i nomi più apprezzati spiccano Hermes, Olivetti e Underwood, marchi legati a qualità costruttiva e innovazione. Le loro macchine non sono solo strumenti, ma anche oggetti di design che raccontano un’epoca.
Particolarmente citata dagli appassionati è la Underwood No. 5, vera icona del Novecento: robusta, influente nel linguaggio del prodotto e molto ricercata quando rara e in perfetto ordine.
Come si riconosce un esemplare “giusto”
Dettagli e integrità contano: verniciatura, tasti, carrello e meccanica, oltre alla presenza di custodia e manuali. Ogni elemento può fare la differenza nella stima finale.
Il mercato resta variabile: meglio documentare la provenienza e verificare la funzionalità prima dell’acquisto. Nei pezzi migliori, qualità e conservazione vanno di pari passo con il valore.